
Quarta dose anti-covid e vaccino antinfluenzale: è sicuro farli in un unico momento?
Il ministero della Salute rassicura: non ci sono rischi. Precisa inoltre che è possibile – a una distanza di almeno 4 settimane – sottoporsi anche a un altro vaccino previsto dal Piano nazionale vaccinale, come il MVA-BN per monkeypox (vaiolo delle scimmie)

È sicuro fare nella stessa occasione la quarta dose del vaccino anti Covid e l’antinfluenzale? La risposta si trova sul sito del ministero della Salute: “Sì. Tenuto conto delle attuali indicazioni espresse dalle principali autorità di Sanità Pubblica internazionali e relativi Comitati Consultivi e dei dati preliminari relativi alla co-somministrazione di vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 con vaccini antinfluenzali, è possibile programmare la somministrazione dei due vaccini, anti-influenzale e anti-SARS-Cov-2, nella medesima seduta vaccinale”
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Le faq del ministero precisano inoltre che è possibile sottoporsi anche alla somministrazione di un altro vaccino previsto dal Piano nazionale vaccinale (oltre, perciò, a quello previsto per il Covid-19)
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Al momento, si specifica, “è preferibile una distanza di almeno 4 settimane (28 giorni) tra la somministrazione di un vaccino anti-SARS-CoV-2/COVID-19 e il vaccino MVA-BN per monkeypox” (vaiolo delle scimmie)
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Il ministero ricorda poi le categorie per le quali è raccomandata la somministrazione della seconda dose di richiamo – second booster – o “quarta dose”, cui ci si può sottoporre purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 gg) dalla prima dose booster o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test positivo)
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Ecco quali sono: persone di 60 anni e più, persone di 12 anni e più con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, operatori e ospiti dei presidi residenziali per anziani, operatori sanitari, donne in gravidanza

“Per quanto riguarda le persone con marcata compromissione della risposta immunitaria”, proseguono le faq del ministero della Salute, “la somministrazione della quarta dose deve essere considerata equivalente a una dose di richiamo (booster), consistendo il ciclo vaccinale primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale, a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose)”

E specifica i dosaggi: “La dose booster va effettuata con vaccino a mRNA, nei dosaggi di 30 mcg in 0,3 ml per Comirnaty (persone età pari o superiore a 12 anni) e 50 mcg in 0,25 ml per Spikevax (persone di età pari o superiore a 18 anni), dopo un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale”

La Fondazione Umberto Veronesi ricorda poi la campagna “Non solo flu: porgi l’altra spalla 3.0”, presentata il 12 ottobre in conferenza stampa da tre importanti società scientifiche: la Siti (Società italiana d’igiene), la Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali) e la Simg (Società italiana di medicina generale). Si sono riunite proprio per promuovere la co-somministrazione di più vaccinazioni
La Fondazione consiglia nello specifico la combinazione di vaccino anti Covid e anti influenzale, e raccomanda: “Dobbiamo prefiggerci l’obiettivo di raggiungere la massima copertura vaccinale possibile per tutta la popolazione più fragile, eleggibile per la somministrazione dei vaccini a carico del Sistema Sanitario Nazionale, e convincere anche chi non è strettamente eleggibile che la vaccinazione è un’arma potentissima a nostra disposizione”, si legge sul sito

E chiude: “Anche con la co-somministrazione non si corre alcun rischio, anzi, è utile per determinare l’andamento risolutivo di entrambe le patologie durante il periodo autunno-inverno 2022-2023”
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