Tutti i dati aggiornati all'11 ottobre elaborati dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Stabile la percentuale di terapie intensive occupate
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Secondo gli ultimi dati elaborati dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), sale di un punto la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri, che arriva così al 10% - dato che, 12 mesi fa, risultava al 5%. Una percentuale che, nelle ultime 24 ore, cresce in 7 Regioni: in Calabria (16%), Lombardia (10%), Marche (12%), Toscana (8%), Umbria (27%), Valle d'Aosta (45%) e Veneto (10%).
I dati nel dettaglio
Esaminando nel dettaglio il monitoraggio di Agenas aggiornato all’11 ottobre, cinque Regioni registrano un'occupazione dei reparti oltre la soglia di allerta del 15%. Diversamente, la percentuale di terapie intensive occupate resta stabile al 2% - un anno fa era al 4% -. La percentuale dei posti occupati per Covid-19 nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) cala in 3 Regioni o province autonome, rispetto al giorno precedente: Basilicata (8%), Molise (4%) e Pa Bolzano (28%). Percentuale, importante parametro per valutare l'impatto della pandemia sulle strutture sanitarie, che resta stabile nelle restanti 10 Regioni: Abruzzo (12%), Campania (7%), Emilia Romagna (10%), Lazio (8%), Liguria (12%), Pa Trento (16%), Piemonte (10%), Puglia (5%), Sardegna (6%), Sicilia (7%).
approfondimento
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Chi rischia
A superare la soglia di allerta del 15% sono cinque Regioni, ovvero: Calabria (16%), Friuli Venezia Giulia (19%), Umbria (27%), Pa Bolzano (28%) e Valle d'Aosta (45%). Per quanto riguarda la percentuale di terapie intensive occupate dai pazienti con Covid-19, il valore cresce in Puglia (2%), Friuli Venezia Giulia (7%) e Toscana (4%), rispetto alla rilevazione del giorno precedente. Lo stesso valore cala nelle Marche (0%), nella Pa Trento (2%), in Sardegna (2%) e in Umbria (1%), mentre risulta stabile in altre 11 Regioni: Abruzzo (1%), Calabria (3%), Campania (2%), Emilia Romagna (3%), Lazio (4%), Liguria (3%), Lombardia (1%), Pa Bolzano (5%), Piemonte (3%), Sicilia (2%) e Veneto (3%). In Basilicata (1%), Molise (0%) e Valle d'Aosta (0%) la variazione non risulta disponibile.