In aumento anche i ricoveri ordinari, calano invece i decessi. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, esprime preoccupazione: "Poche coperture, la campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, e la stagione influenzale è in arrivo"
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Secondo quanto emerge dall’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, nella settimana che va dal 28 settembre al 4 ottobre i contagi da Covid-19 hanno registrato un ulteriore balzo (+51,9%). A salire anche i ricoveri ordinari (+31,8%), mentre sono in calo i decessi (-8,5%): si inverte anche la curva delle intensive, +21,1%. In particolare, i nuovi casi di Covid-19 passano dalle 160.829 unità della settimana precedente a 244.353. In aumento anche gli attualmente positivi - 491.811 dell'ultima settimana contro i 444.389 della settimana precedente -, e le persone in isolamento domiciliare. Un rialzo che riguarda, in maniera eterogenea, tutte le Regioni e le Province, ad esclusione di Crotone, Cagliari e Aosta. La nuova ondata di casi, si ipotizza, sarebbe dovuta a Cerberus, ovvero al ceppo BQ.1.1.
I dati dei vaccinati
Nella stessa settimana sono in calo anche i nuovi vaccinati, pari a 1.167 rispetto ai 1.310 della settimana precedente (-10,9%). Al 5 di ottobre sono 6,81 milioni coloro con più di 5 anni a non aver ricevuto nemmeno una dose, mentre sono 7,54 milioni coloro a non aver ancora ricevuto la terza dose. Le quarte dosi somministrate sono state quasi 3,4 milioni. In particolare, il calo delle somministrazioni si evidenzia tra gli over 50, quelli più a rischio di contrarre la malattia grave, con il numero dei nuovi vaccinati che si attesta a quota 299 (-9,7% rispetto alla settimana precedente).
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Le parole di Nino Cartabellotta
In merito ai dati, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha dichiarato. “Per la terza settimana consecutiva si registra un incremento dei nuovi casi che segnano un ulteriore balzo (+51,9%): da poco meno di 161 mila arrivano a superare quota 244 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 35 mila casi al giorno”. A cui si aggiungono le parole di Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe: “Sul fronte degli ospedali, dopo oltre due mesi di calo si registra un'inversione di tendenza nelle terapie intensive (+21,1%), e un netto balzo (+31,8%) dei ricoveri in area medica. Gli ingressi in terapia intensiva, dopo aver toccato la scorsa settimana il minimo dal luglio 2021, sono quasi raddoppiati con una media mobile a 7 giorni di 21 ingressi/die vs 11 ingressi/die”. Cartabellotta conclude: “La netta ripresa della circolazione virale coinvolge l’intero territorio nazionale e sta già facendo sentire i suoi effetti sui ricoveri in area medica e, in misura minore, in terapia intensiva. All’inizio di questa nuova ondata la preoccupazione è forte per vari fattori: la campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all’obbligo di mascherina”.