Covid, Sebastiani: "Professori e alunni indossino mascherina a scuola"

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Lo ha dichiarato Giovanni Sebastiani, primo ricercatore presso l'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M. Picone" del Cnr. "Siamo all'inizio di una nuova ondata ed è bene che anziani e malati si affrettino a richiedere la quarta dose con i nuovi vaccini bivalenti contro Omicron", ha aggiunto  

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"Con bassa copertura vaccinale e in assenza di soluzioni alternative efficaci gli studenti e gli insegnanti dovrebbero continuare a indossare le mascherine a scuola". Lo ha dichiarato Giovanni Sebastiani, primo ricercatore presso l'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M. Picone" del Cnr, in un'intervista a Fanpage.it, commentando l'andamento della pandemia di Covid-19 in Italia. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Sebastiani: "Siamo all'inizio di una nuova ondata"

Secondo Sebastiani "siamo all'inizio di una nuova ondata" e il rialzo dei casi registrato in Italia sarebbe correlato a tre principali fattori: la riapertura delle scuole, lo stop all'obbligo delle mascherine e soprattutto il calo della protezione conferita dai vaccini. Per questo, è bene "che anziani e malati si affrettino a richiedere la quarta dose con i nuovi vaccini bivalenti contro Omicron", ha ribadito Sebastiani, sottolineando che, al momento, "la copertura vaccinale contro Omicron  è troppo bassa e andrebbe organizzata una massiccia campagna di "promozione" del vaccino, come era stato fatto a suo tempo con l'arrivo del generale Figliuolo".

"Troppo presto per ipotizzare picco"

Sempre in riferimento alla nuova ondata, l'esperto ritiene che è ancora troppo presto per ipotizzare "quando ci sarà il plateau delle infezioni", perché in quasi tutte le Provincie italiane "siamo ancora in una fase di crescita accelerata". Quanto a possibili scenari futuri  della pandemia, il ricercatore ha avvertito che "persiste il rischio che emergano altre varianti più contagiose ma non necessariamente meno aggressive e letali", invitando alla prudenza.

"Curva terapie intensive tornerà a salire"

In riferimento alla situazione negli ospedali,  Sebastiani ha poi riferito che "curva dei ricoveri in rianimazione tornerà a risalire entro un paio di giorni". "I dati permetteranno una localizzazione precisa. È comunque inevitabile che accada", ha dichiarato, sottolineando che l'occupazione dei reparti ordinari è "in crescita in tutte le Regione italiane, escluse Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Umbria e Val D'Aosta, ma nelle ultime due ci sono grandi oscillazioni recenti".

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