Scienze umane (72%) e Scienze della vita (72%) sono i settori pubblici dove i dottori di ricerca trovano lavoro
Secondo il Rapporto AlmaLaurea sul profilo e sulla condizione occupazionale dei dottori di ricerca, il numero degli impiegati sarebbe risalito fino a sfiorare il 70%. Attraverso un’indagine relativa a 5.250 dottori di ricerca di 45 università, è emerso che circa il 68,8% del totale dei dottori di ricerca usciti dal sistema universitario è occupato nel settore pubblico. I dati, che fanno riferimento all’anno 2021, vedono l’occupazione raggiungere il 90% nei settori di Scienze della vita, ingegneria e Scienze di base.
Dati importanti per la ricerca
Il Rapporto, presentato presso l’Università di Camerino in un evento organizzato con il ministero di Università e Ricerca, rappresenta un passo importante per il settore italiano, che negli ultimi anni aveva visto il numero dei dottori di ricerca diminuire dagli oltre 10mila del 2017, agli 8mila del 2021. Un dato che è andato di pari passo la riduzione dei posti annunciati senza la borsa di studio. Considerando che in Italia i dottori di ricerca sono appena lo 0,5% della popolazione in età lavorativa, il tasso di occupazione è del 91,7% per gli uomini e del 90,2% per le donne. Nonostante questo, il numero italiano resta tra i più bassi al mondo, dietro di noi solo Turchia, Lettonia e Messico. Entrando nello specifico dei dati, l’82,8% dei dottorati svolge “una professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione”, percentuale che rappresenta per il 43,8% ricercatori o tecnici, e per il restante 39% “un’altra professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione”. Con l’84,2%, gli uomini sono impegnati in professioni più specializzate rispetto le donne (81,4%).
Salari e occupazioni
I dottori di ricerca di Scienze umane (72%) e Scienze della vita (72%) lavorano soprattutto nei settori pubblici. Per quanto riguarda il settore privato, i dottori di ricerca sono più numerosi in ingegneria (42,8%), scienze economiche, giuridiche e sociali (34,9%) e scienze di base (31,7%). Ad andare all’estero ad un anno dal titolo è il 13,6% dei dottori. A livello retributivo, nel 2021 lo stipendio dei dottori è stato di circa 1.800 euro mensili netti (1.784 euro), in aumento del 3,1% rispetto al 2019. I professionisti in Scienze della vita hanno la retribuzione più alta (1.966 euro), segue Ingegneria (1.791 euro). In generale gli uomini percepiscono un compenso più elevato rispetto le donne, pari al 7,6%, in tutte le aree disciplinari.