Ecco come il cervello reagisce al cambio di stagione: lo studio sui topi

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Sarebbe in grado di avvertire i cambiamenti stagionali, tramite un circuito di neuroni che altera le molecole segnale, i neurotrasmettitori, in risposta alle variazioni della luce diurna. A indicarlo una ricerca dell'Università della California a San Diego

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Il cambio di stagione, con le variazioni climatiche e il cambiamento che ne consegue sulle abitudini, può cambiare anche l'umore. Questo avviene, secondo un nuovo studio condotto sui topi dai ricercatori dell'Università della California a San Diego, perché il cervello sarebbe in grado di avvertire i cambiamenti stagionali, tramite un circuito di neuroni che altera le molecole segnale, i neurotrasmettitori, in risposta alle variazioni della luce diurna. I risultati, pubblicati sulla rivista Science Advances, se venissero confermati anche nell'uomo, potrebbero aprire la strada allo sviluppo di nuove terapie mirate contro i disturbi dell'umore, come la depressione.

Lo studio nel dettaglio

Per compiere lo studio, il team di ricerca, coordinato dal neuroscienziato italiano Davide Dulcis, ha analizzato nel dettaglio il nucleo soprachiasmatico: una piccola struttura cerebrale nascosta nell'ipotalamo, che è formata da circa 20mila neuroni.
Come spiegato dai ricercatori, tra cui anche l'italiana Alessandra Porcu, il nucleo soprachiasmatico funziona come una sorta di orologio che regola i ritmi circadiani dell'organismo, ovvero i cambiamenti fisici, mentali e comportamentali che seguono il ciclo delle 24 ore condizionando ogni aspetto, dalla temperatura corporea alla produzione degli ormoni. Il suo funzionamento è regolato dagli input provenienti da unità cellulari specializzate della retina che comunicano i cambiamenti di intensità e durata della luce diurna.

I risultati

Studiando il cervello dei roditori, i ricercatori hanno scoperto che i neuroni del nucleo soprachiasmatico si coordinano fra loro per adattarsi alle variazioni di luce, cambiando le tipologie e le quantità di neurotrasmettitori che sono in grado di influenzare l'attività cerebrale e i comportamenti. Con il cambio di stagione, gli studiosi hanno anche osservato cambiamenti nel numero di neuroni che producono neurotrasmettitori nel nucleo paraventricolare, una regione del cervello che regola stress, metabolismo e altre funzioni autonome.
"La scoperta più importante in questo studio è che abbiamo capito come manipolare artificialmente l'attività di specifici neuroni del nucleo soprachiasmatico inducendo l'espressione di dopamina nel nucleo paraventricolare", ha riferito Dulcis.

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