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West Nile: l’Iss lancia "Mosquito Alert", l'app per tracciare le zanzare

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

“Monitorare le zanzare e i patogeni che possono trasmettere, come il virus West Nile, è importante per la salute pubblica e per la sanità animale”, comunica l’Istituto

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Arriva l’app per tracciare le zanzare. Si chiama ‘Mosquito Alert’ ed è un progetto coordinato dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell'Università La Sapienza, a cui hanno partecipato l'Istituto Superiore di Sanità, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Museo delle Scienze (MUSE) di Trento e l'Università di Bologna. Con un post su Twitter, è stato proprio l’Iss ad annunciare il rilascio del dispositivo. Vediamo i dettagli.

Cos’è Mosquito Alert

Mosquito Alert è parte di un progetto di scienza partecipata, chiamato Citizen Science, cui scopo è quello di monitorare le zanzare e i patogeni che queste possono trasmettere, come ad esempio il West Nile. Obiettivo dell’app è quello di aiutare i ricercatori a tracciare le specie di zanzara presenti sul territorio tramite l’aiuto dei cittadini. Per ‘partecipare’ basta avere uno smartphone, scaricare l’app e inviare foto di zanzare, foto di punture, esemplari dell’insetto o possibili siti riproduttivi di quest’ultimo - come ad esempio i tombini -, ai ricercatori. Ricorda l’Iss a proposito: “Monitorare le zanzare e i patogeni che possono trasmettere, come il virus West Nile, è importante per la salute pubblica e per la sanità animale”. Che si tratti di una ‘zanzara comune’ o ‘zanzara notturna’ (Culex pipiens), quest’ultima responsabile della trasmissione del West Nile in Italia, il tracciamento sarà indirizzato a tutte le specie dell’insetto.

Storia del West Nile

Con 386 casi umani di infezione confermati e 22 decessi (in Italia tra giugno e agosto 2022), il primo caso di contagio è stato registrato in Veneto. Comparso all’inizio di giugno, i dati aggiornati al 30 agosto 2022 mostrano una prevalenza di segnalazioni provenienti dal nord, anche se si registrano infezioni anche in Toscana, Emilia-Romagna, e Sardegna. La prima segnalazione al mondo di West Nile risale al 1937 in Uganda, nell’omonimo distretto. Da lì, il West Nile si è diffuso in Medio Oriente, Nord America, Asia Occidentale e in Europa, dove ha fatto la sua comparsa nel 1958. In Italia è presente dal 2008.

 

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