Covid, Fauci: "Pandemia non è finita, attenzione all'inverno"

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Lo ha dichiarato Anthony Fauci, l'infettivologo statunitense a capo della task force sanitaria della Casa Bianca. "È comprensibile che la gente sia stanca e voglia tornare a un certo grado di normalità, ma non dobbiamo abbassare completamente la guardia", ha aggiunto

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Il Covid-19 "ci ha preso in giro per due anni e mezzo", sarebbe "scorretto e prematuro pensare che la pandemia sia finita". Lo ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera, Anthony Fauci, l'infettivologo statunitense a capo della task force sanitaria della Casa Bianca, smorzando in parte le previsioni ottimistiche sull'andamento della pandemia. "È comprensibile che la gente sia stanca e voglia tornare a un certo grado di normalità", ma "non dobbiamo abbassare completamente la guardia, perché non siamo in grado di prevedere che cosa accadrà il prossimo autunno e il prossimo inverno", ha aggiunto. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Fauci: "Negli Usa semi ondata da Omicron Ba5"

Sempre in riferimento agli ultimi numeri della pandemia di Covid-19, il Direttore del Niaid, il "National Institute of Allergy and infections diseases", di Washington, ha poi sottolineato che "c’è una grande differenza tra ciò che le persone negli Stati Uniti e in Europa percepiscono o desiderano e quella che è la realtà". "Negli Usa siamo nel mezzo di una semi ondata della variante Omicron Ba5. E anche se sembra che abbiamo raggiunto il “plateau”, registriamo più di 100mila casi al giorno, con circa 3-400 morti. È un livello inaccettabile. I miei colleghi nell’Europa occidentale, in Italia, in Gran Bretagna, mi dicono che i casi sono stazionari. L’epidemia, invece, continua a espandersi nell’Europa dell’Est", ha aggiunto.  

"Vaccini? Subito quarta dose per i più fragili"

Quanto ai vaccini anti-Covid, Fauci ha consigliato agli individui più deboli o con altre malattie di procedere subito con la somministrazione della quarta dose, "specialmente in Italia o nel Regno Unito, dove presumibilmente i nuovi vaccini aggiornati arriveranno a ottobre-novembre". Mentre, per il resto della popolazione, "dipende da quale sia la disponibilità di vaccini contro la variante Ba.5 nei singoli Paesi". "Negli Stati Uniti dovremmo averli per metà settembre. Le autorità sanitarie degli Stati Uniti - ha aggiunto - raccomandano alle persone in buona salute e che hanno già ricevuto la terza dose, di aspettare fino a quando saranno pronti i nuovi prodotti".  

"Vaiolo delle scimmie? Niente panico, ma seguire evoluzione virus"

Nel corso dell'intervista l'immunologo statunitense ha ricordato che oltre al Covid-19, ora c’è un’altra emergenza: il vaiolo delle scimmie. "I casi sono raddoppiati nel giro di sette-otto giorni. Ci sono molte cose che non sappiamo sull’evoluzione del virus in un certo arco di tempo. Sappiamo che la stragrande maggioranza dei casi, il 98%, si è registrata tra uomini che hanno fatto sesso con altri uomini. Ma sia negli Stati Uniti che in Europa stiamo cominciando a osservare l’estensione del contagio anche ad alcuni bambini e a qualche donna. Penso, però, che non sia il caso di scatenare il panico, ma dobbiamo seguire con grandissima concentrazione gli sviluppi, perché questo virus è un bersaglio mobile e si sta evolvendo", ha dichiarato.
Secondo Fauci, inoltre, non si può escludere uno scenario simile a quello dell’Aids, "ma c'è una differenza molto importate: ora abbiamo molti strumenti in più". "Conosciamo questo virus dal 1970. Abbiamo dei buoni strumenti per la diagnosi. E soprattutto abbiamo i vaccini. Quindi non siamo di fronte a una sfida per la ricerca scientifica. La sfida, invece, è di potenziare la nostra reazione e consegnare i vaccini o le cure alle persone che ne hanno bisogno", ha concluso.

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