Questo microorganismo anaerobio è presente fisiologicamente nella flora batterica dell’intestino ed è spesso causa di infezioni
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Clostridium difficile, un batterio anaerobio presente fisiologicamente nella flora batterica dell’intestino e noto per essere una frequente fonte di infezioni, potrebbe essere il principale responsabile di alcune forme di tumore del colon-retto. È la conclusione alla quale sono arrivati alcuni ricercatori della Johns Hopkins University che hanno condotto uno studio sul tema, i risultati del quale sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Cancer Discovery. Cynthia Sears, la coordinatrice della ricerca, spiega che negli ultimi anni c’è stato un notevole aumento delle diagnosi di cancro al colon-retto tra le persone al di sotto dei 50 anni. Questo trend potrebbe essere proprio legato all’azione di Clostridium difficile, batterio che “sembra aver avuto un forte, inaspettato peso sul processo mediante il quale le cellule normali diventano cancerogene”, sottolinea la ricercatrice.
Il meccanismo con cui Clostridium difficile favorirebbe la formazione dei tumori
Nel corso dello studio, gli esperti della Johns Hopkins University hanno svolto uno screening che ha coinvolto svariate tipologie di batteri presenti nell’intestino. I risultati del test li hanno indotti a ritenere Clostridium difficile il responsabile di alcuni tumori del colon-retto. Il batterio, infatti, si è dimostrato capace di stimolare la formazione di questa forma di cancro nei modelli animali. Secondo il team, il microorganismo, tramite la produzione di una specifica tossina, induce cambiamenti nelle cellule intestinali attivando geni che favoriscono il cancro e respingendone altri che lo contrasto. Si sospetta che potrebbe essere proprio questo meccanismo a dare il via alla serie di cambiamenti che porta allo sviluppo del tumore al colon-retto.
La necessità di ulteriori studi
Per ora l’ipotesi dei ricercatori della Johns Hopkins University ha trovato una prima conferma nei test condotti sugli animali. È però chiaro che saranno necessari altri studi per verificare la capacità di Clostridium difficile di dare il via al processo di formazione del tumore al colon-retto anche nell’uomo.