
Covid, Omicron 5 guida il rialzo dei contagi. Sintomi, durata e incubazione: cosa sappiamo
La sottovariante BA.5 è la responsabile del rialzo del numero dei nuovi positivi delle ultime settimane, sottolinea l'Oms. Febbre, spossatezza, dolori, mal di gola e raffreddore i sintomi più frequenti. La malattia per nascere impiega in genere 2-3 giorni dal contatto con un soggetto infetto, spiega il virologo Fabrizio Pregliasco

Tornano a salire i casi di positività al coronavirus, in Italia come in altri Paesi. Le responsabili, concordano le autorità scientifiche, sono le nuove varianti del virus, come Omicron 5 (BA.5), che – rileva l’Oms – sta continuando a guadagnare terreno su altre forme di Covid-19
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La penultima rilevazione dell’Oms segnalava come Omicron 5 fosse responsabile del 16% dei contagi totali. Il successivo report, l’ultimo diffuso, la dava già al 25%. L’allerta sale anche in Italia: la variante risulta più contagiosa delle altre e sta portando l’occupazione dei reparti ospedalieri a salire di nuovo, come emerge dall’analisi settimanale della Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere)
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I sintomi di BA.5 sono febbre, spossatezza, dolori muscolari e alle articolazioni, forti forme di raffreddore e mal di gola, che nelle ultime varianti si erano attenuati rispetto ai primi ceppi di Covid. A questi si aggiungono forme di disturbi gastroenterici e qualche forma di polmonite. Meno probabile la perdita di gusto e olfatto
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L’incubazione, spiega il virologo Fabrizio Pregliasco a Repubblica, ha un periodo che si aggira intorno ai “2-3 giorni dal momento del contatto”. In alcuni casi può tuttavia arrivare a 14 giorni
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Pregliasco sottolinea anche come la maggior contagiosità di Omicron 5 sia legata all'indice R0, salito a 15. Con Delta, per fare un paragone, era a 7. Con il ceppo di Wuhan arrivava a 2,5
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All’Adnkronos Salute, il medico ha detto che Omicron 5 “parrebbe un po’ meno cattiva” di altre varianti. Tutto sommato, sottolinea Pregliasco, il virus starebbe seguendo “la via più naturale: quella che lo porta a una maggiore contagiosità”, ma insieme a “una maggiore benevolenza”

L’infettivologo dell’Ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti, intervistato da Quotidiano Nazionale, sottolinea come “altri Paesi” abbiano attraversato “questa ipercircolazione di Omicron 5” senza particolari allarmismi: “Tanti contagi, ma sintomi 'lievi' rispetto al virus originale. Dopo 3 o 4 giorni di febbre, mal di gola e stanchezza, tutto passa e si risolve”

L'unico indicatore serio di una vera recrudescenza del contagio, continua Bassetti, "è l'occupazione delle terapie intensive. Però bisogna che gli ospedali siano in grado di differenziare i pazienti con una malattia Covid correlata e chi invece è positivo al tampone ma ha altre patologie. L'80% in terapia intensiva fa parte del secondo gruppo”

"Un vaccino booster derivato da BA.1 (Omicron) potrebbe non fornire una protezione ad ampio spettro contro le nuove varianti di Omicron", è la conclusione di un gruppo di ricercatori cinesi coordinati dall'università di Pechino, in uno studio pubblicato su Nature

Allo stesso risultato, riporta il Time, sono giunti gli studiosi della Columbia University e quelli della Rockefeller University. L'azienda farmaceutica Moderna ha annunciato che verso agosto dovrebbe però essere pronta una versione aggiornata del suo vaccino, efficace sia contro il ceppo originario del coronavirus che contro varianti come BA.4 e BA.5