Covid, Fiaso: si ferma il calo dei ricoveri, raddoppiati tra i bambini

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Lo hanno segnalato gli ospedali sentinella aderenti alla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. Nella settimana tra il 14 ed il 21 giugno, infatti, è stata rilevata, una diminuzione totale pari a soli 2 ricoverati su tutto il territorio italiano. I piccoli pazienti ricoverati, in particolare neonati tra 0 e 6 mesi, sono invece passati da 5 a 14 nell'arco di sette giorni

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La curva dei ricoveri per Covid-19, in Italia, risulta al momento “piatta”. Lo ha riferito la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) che ha segnalato, in una nota, come dopo il rallentamento progressivo delle precedenti settimane, la rilevazione del 21 giugno presso gli ospedali sentinella della rete abbia certificato un arresto di questa riduzione e una sostanziale stabilità. Sempre in base agli ultimi dati disponibili, è emerso come i ricoveri per Covid in età pediatrica, pur restando limitati, siano più che raddoppiati. In rianimazione, ha segnalato ancora il rapporto, il 100% dei vaccinati ha altre patologie, mentre solo il 27% dei soggetti fragili ha effettuato la quarta dose.

L’analisi dei dati

Entrando nel dettaglio del monitoraggio, Fiaso ha segnalato come le variazioni settimanali dei pazienti Covid, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, risultino minime. Nella settimana tra il 14 ed il 21 giugno è stata rilevata, infatti, una diminuzione pari a soli 2 ricoverati nei 20 ospedali aderenti alla rete. A livello geografico, l’analisi dei ricoveri ha sottolineato che nelle Regioni del Sud la curva ha continuato a scendere (-8,8%), al Nord ha mostrato un leggero rialzo (+2,1%), mentre al Centro è cresciuta maggiormente (+10,8%). Considerando poi i pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa del Covid-19 e con sindromi respiratorie e polmonari, il 37% di essi risulta non vaccinato mentre tra i vaccinati, quasi tutti ormai da oltre 4 mesi, il 100% risulta affetto da comorbidità.

La nuova variante del virus

Secondo Giovanni Migliore, presidente di Fiaso “l’aumento della circolazione del virus con la nuova variante ha determinato una battuta d'arresto nella riduzione dei ricoveri che dobbiamo attentamente monitorare e che potrà portare nelle prossime settimane a un lieve rialzo, come è già avvenuto in qualche Regione”. Tuttavia, ha proseguito, “ci sono ancora 10 milioni di italiani che non hanno fatto la terza dose vaccinale: la popolazione sottoposta a ciclo vaccinale primario è di circa 52 milioni mentre alla dose addizionale hanno aderito solo 42 milioni”. I dati, ha spiegato ancora, sono “ancora più bassi per la quarta dose booster destinata agli anziani e ai più fragili: solo il 27% della platea di coloro ai quali è consigliata si è sottoposto a vaccinazione”.

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I ricoveri pediatrici più che raddoppiati

Come detto, infine, considerando i pazienti pediatrici, i ricoveri per Covid, pur rimanendo limitati, risultano più che raddoppiati. Nella maggior parte dei casi si tratta di bambini molto piccoli, in particolare neonati tra 0 e 6 mesi che, nell’arco di una settimana, sono quasi triplicati, passando da 5 a 14 pazienti. Inoltre, per la prima volta da 5 settimane a questa parte, si è registrato un solo ricovero in terapia intensiva per Covid, ovvero un bambino nella fascia d’età 5-11 anni senza comorbidità. “Sono segnalati inoltre due ricoveri con Covid in intensiva, uno sotto i sei mesi di età e l’altro della classe 12-18 non vaccinato”, ha spiegato ancora Fiaso nella nota.

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