Lo ha riferito il consulente scientifico del ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso di un’intervista concessa a Rai Radio1. Occorre “stare attenti perché questo virus cerca di eludere quelle che sono le nostre capacità di protezione”, ha detto l'esperto, in riferimento alla sotto variante che, al momento, seppur “contagiosissima” non è dominante in Italia, “ma sta crescendo ad una velocità molto molto alta”
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Occorre “stare attenti perché questo virus cerca di eludere quelle che sono le nostre capacità di protezione. Questa variante purtroppo è contagiosissima”. Così il professor Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, Roberto Speranza, ha descritto l’attuale situazione epidemiologica, anche in riferimento alla diffusione della sotto variante Omicron 5. “Bisogna essere non preoccupati ma in allerta soprattutto in autunno perché, in questo momento, di fatto c’è un arresto delle vaccinazioni”, ha detto ancora, intervistato nel corso del Giornale Radio, in onda su Rai Radio1.
Omicron 5 non dominante, ma “sta crescendo a velocità molto alta”
L’ipotesi di Ricciardi è che “non ci sarà, come nella prima ondata o nella seconda ondata, una grandissima pressione sugli ospedali”. Però, “purtroppo ci saranno tante persone a rischio, se sono fragili e se non si vaccinano”, ha ribadito ancora. E questo sebbene, ha assicurato, proprio la variante Omicron 5 “non sia dominante in Italia, ma sta crescendo ad una velocità molto molto alta”.
I timori per la campagna vaccinale in autunno
Quindi sempre a proposito di Omicron 5 e dei nuovi vaccini, non predisposti per questa sotto variante del virus, l’esperto ha voluto fare una precisazione. “Abbiamo visto che comunque anche con i vaccini predisposti con la variante originaria c’è ancora una protezione contro la malattia”. A creare qualche timore, ha continuato Ricciardi, la situazione legata alla ripresa autunnale della campagna vaccinale. “Quello che mi preoccupa è che siccome è venuta meno la struttura commissariale, ci saranno grandi differenze, più che difficoltà, tra le Regioni”, ha detto in conclusione.