Covid, Rezza: "Virus endemico, ondate frequenti ma ridotta intensità"

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Lo ha dichiarato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. "Stiamo tornando alla vita normale ma ci saranno delle limitazioni e sarà necessario un uso selettivo delle mascherine", ha aggiunto  

 

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Il virus Sars-CoV-2 "sta diventando endemico e ci aspettiamo nuove frequenti ondate ma di limitata intensità". Lo ha riferito il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in occasione del World Health Summit Regional Meeting, in corso all'Università La Sapienza fino al 17 giugno. "Stiamo tornando alla vita normale ma ci saranno delle limitazioni e sarà necessario un uso selettivo delle mascherine", ha aggiunto. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Rezza: "Adattare velocemente i vaccini alle varianti"

Sempre in riferimento all'andamento della pandemia da Covid-19 in Italia, Rezza ha poi sottolineato: "Anche ora ci aspettiamo una nuova ondata ma pensiamo che l'intensità sarà limitata". Quanto ai vaccini, "abbiamo bisogno di adattarli velocemente alle varianti, anche velocizzando le approvazioni", ha riferito.

"Immunità di gregge è ormai un sogno perduto"

Sempre a proposito dei vaccini anti-Covid, Rezza ha poi sottolineato che l'immunità di gregge è ormai "un sogno perduto a causa delle varianti, che rispondono meno ai vaccini, e anche per la mancanza di un accesso globale a livello mondiale alle vaccinazioni". Riferendosi quindi all'andamento delle vaccinazioni in Italia, al 14 giugno, ha poi riferito che "in Italia la fascia di popolazione con il maggiore tasso di vaccinazione è quella degli over80: il 96,8% è stato vaccinato con la prima dose, il 95,5% anche con la seconda. L'89% anche con la terza; solo il 16,2% ha però ricevuto anche la quarta dose". Il fatto, ha spiegato Rezza, è che c'è ormai "una certa "fatica" vaccinale e molti vogliono aspettare i nuovi vaccini adattati alle varianti del virus, e ciò può spiegare la riduzione nelle nuove vaccinazioni". Inoltre, al momento, ha aggiunto, "vediamo un aumento delle reinfezioni e ciò anche perché le varianti di Omicron in parte evadono la risposta immunitaria dei vaccini". Attualmente "l'efficacia degli immunizzanti è pari al 60% nel proteggere dall'infezione e all'87% dalla malattia grave, ma il dato positivo è che è in calo l'occupazione degli ospedali. Il virus Sars-CoV-2 sta diventando endemico e non si può più controllarlo come si sperava all'inizio", ha concluso.

Brusaferro: "BA.5 attesa dominante in Italia da nuova survey"

Durante il World Health Summit Regional Meeting 2022, è intervenuto anche il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. "Ci aspettiamo dalla nuova indagine rapida sulle varianti del virus Sars-CoV-2 che sarà pronta la prossima settimana che la variante BA.5 di Omicron sarà dominante in Italia", ha dichiarato. Quanto all'importanza dei vaccini anti-Covid Brusaferro ha spiegato che "in Italia solo nel mese di gennaio 2022 sono state evitati 73.861 decessi, l'86% di quelli attesi, grazie alle vaccinazioni. E sono stati evitati, nello stesso periodo, 19.166 accessi in terapia intensiva". Nello stesso periodo, ha aggiunto, "sono state evitate 5.211.713 diagnosi di infezione da Covid-19 (55% di quelle attese) e 277.763 ospedalizzazioni (83% di quelli attesi)".

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