Covid, Ricciardi: “Mascherine alla maturità? Al chiuso serve ma deciderà la politica”

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Lo ha riferito all’Adnkronos Salute il docente di Igiene presso l’università Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Speranza. A proposito dell’utilizzo della mascherina anche per gli esami, infatti, ha sottolineato che “sul fronte della scienza, c'è la forte raccomandazione di usarla negli spazi chiusi, come chiaramente a scuola e, quindi, all'esame di maturità. Questo è quello che indicano le evidenze. Ma la decisione concreta la prenderà la politica”

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In attesa dell’inizio degli esami di maturità, con la prova di italiano in calendario per il 22 giugno, continua il dibattito tra gli esperti circa l’utilizzo della mascherina da parte degli studenti. “In questa fase della pandemia le mascherine in luoghi chiusi restano ancora indispensabili a fronte di un virus, tutt'ora circolante, che è probabilmente uno dei patogeni più contagiosi della terra. Sul fronte della scienza, quindi, c'è la forte raccomandazione di usarla negli spazi chiusi, come chiaramente a scuola e, quindi, all'esame di maturità. Questo è quello che indicano le evidenze. Ma la decisione concreta la prenderà la politica”. Lo ha sottolineato, in un’intervista concessa all'Adnkronos Salute, Walter Ricciardi, docente di Igiene presso l’università Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza.

 

Il problema dell’elevata contagiosità

Ricciardi, che è intervenuto sul tema proprio in concomitanza con l'incontro, previsto in data odierna, tra lo stesso Speranza ed il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, sulla questione delle misure di sicurezza sanitaria durante gli esami di maturità, ha poi fatto riferimento all’attuale situazione pandemica in Italia. “Se oggi l'elevata contagiosità di Omicron non si traduce in una grandissima pressione sugli ospedali è grazie soprattutto alle vaccinazioni. Ma il problema dell'elevata contagiosità e dei rischi per chi si ammala rimane”, ha spiegato. “A noi non resta che ribadire che luoghi chiusi e affollati e in cui si parla, perché ricordiamo che la trasmissione avviene soprattutto attraverso le vie aeree, rappresentano le condizioni migliori per la crescita dei contagi”, ha quindi concluso. “E le misure di protezione servono. È un'indicazione tecnica alla prudenza. Poi la politica deciderà quel che ritiene”, ha specificato il professore.

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