Vaiolo delle scimmie, Germania: vaccino consigliato per le persone a rischio

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Lo ha indicato l'autorità nazionale per i vaccini (STIKO) che ha raccomandato il vaccino Imvanex, prodotto dalla Bavarian Nordic, per gli adulti particolarmente a rischio di contrarre il vaiolo delle scimmie. Tra questi, persone che hanno avuto stretti contatti fisici con persone infette, ma anche uomini che hanno rapporti sessuali con più partner maschi e operatori di laboratorio di malattie infettive

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In Germania, l'autorità nazionale per i vaccini (STIKO) ha raccomandato il vaccino Imvanex, prodotto dalla Bavarian Nordic, per gli adulti particolarmente a rischio di contrarre il vaiolo delle scimmie, malattia virale trasmessa all'uomo dagli animali, con sintomi simili a quelli osservati in passato nei pazienti con vaiolo, sebbene clinicamente meno grave. La vaccinazione è consigliata soprattutto alle persone di età superiore ai 18 anni che hanno avuto stretti contatti fisici con persone infette, ma anche a uomini che hanno rapporti sessuali con più partner maschi e ad operatori di laboratorio di malattie infettive, come riporta l’agenzia Reuters.

Le indicazioni dell’autorità tedesca per i vaccini

La STIKO, insieme al Robert Koch Institut, ha fatto sapere attraverso un comunicato ufficiale che i casi di vaiolo delle scimmie sono apparsi per la prima volta in Germania nel maggio scorso. Si tratta, hanno riportato gli specialisti, di “un numero insolitamente elevato di casi”, registrato anche in altri Paesi europei e in altri continenti. Finora, si legge, “in Germania sono stati rilevati più di 130 casi di vaiolo delle scimmie” e praticamente tutti riguardano uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. Quindi, come detto, per far fronte alla diffusione del virus, le autorità locali segnalano l’opportunità di ricevere il vaccino (Imvanex) contro il vaiolo, già approvato nell'UE e utilizzabile anche per proteggere i pazienti da questa specifica forma della malattia. Poiché il vaccino sarà inizialmente disponibile solo in misura limitata, la STIKO raccomanda che, alle persone esposte, venga proposta una profilassi post-esposizione. L'immunizzazione primaria, invece, deve essere effettuata con 2 dosi di vaccino ad un intervallo di pari o superiore a 28 giorni mentre, per le persone che sono state vaccinate contro il vaiolo in passato, è sufficiente una singola dose di vaccino. Per combattere l'epidemia di vaiolo delle scimmie, conclude il comunicato, “oltre alla vaccinazione, è particolarmente importante identificare i casi e i loro contatti in una fase precoce, avviare misure di isolamento e quarantena, chiarire tempestivamente possibili casi sospetti ed educare i gruppi di persone a rischio, informandoli sulle misure di protezione”.

La raccomandazione della Spagna: vaccinare contatti ad alto rischio

Sulla stessa falsa riga della Germania c’è anche la Spagna, che ha consigliato di somministrare un vaccino antivaiolo a persone che risultino contatti stretti di un contagiato dal virus del vaiolo delle scimmie e vengano considerati soggetti “ad alto rischio per gravità o esposizione”. Lo ha segnalato la commissione tecnica responsabile delle decisioni sulle campagne di protezione sanitaria dei cittadini. “In questo momento non si raccomanda la vaccinazione pre-esposizione, ma si potrebbe raccomandare più avanti, a seconda dell'evoluzione della situazione”, ha spiegato il Ministero della Sanità locale.

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