Covid, un paziente su dieci ricoverato rischia la riammissione: lo studio canadese

Salute e Benessere
©Ansa

Lo ha indicato un lavoro di ricerca svolto in Canada e condotto dagli studiosi dell’Università dell’Alberta. I ricercatori, per arrivare a proporre la loro tesi, hanno analizzato i dati relativi a pazienti adulti ricoverati in strutture ospedaliere, in Alberta e Ontario, a causa del virus Sars-Cov-2 tra il 1° gennaio 2020 ed il 30 settembre 2021

ascolta articolo

L'11% circa dei pazienti ricoverati a causa del Covid-19 può correre il rischio di essere riammesso nelle strutture ospedaliere o anche perdere la vita entro 30 giorni dalle dimissioni. A sottolinearlo è stato un recente lavoro di ricerca condotto in Canada, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista “CMAJ - Canadian Medical Association Journal”.

I dati emersi dallo studio

Come riferito dai ricercatori, le riammissioni ospedaliere sono piuttosto comuni e costose, ma individuarne il tasso dopo il ricovero in ospedale per Covid-19 e comprendere le relative implicazioni sulle risorse potrebbe agevolare la pianificazione dell'assistenza sanitaria. Per questo motivo i ricercatori dell’Università dell’Alberta hanno analizzato i dati relativi a pazienti adulti ricoverati in strutture ospedaliere in Alberta e Ontario a causa del virus Sars-Cov-2 tra il 1° gennaio 2020 ed il 30 settembre 2021. Considerando che Ontario e Alberta rappresentano la metà di tutta la popolazione del Canada, delle 843.737 persone risultate positive al Covid-19, è emerso come il 5,5% (46.412) degli adulti sia stato ricoverato in ospedale, con una durata media della degenza pari a 8 giorni. E’ stato rilevato, inoltre, come il 14% sia stato ricoverato in terapia intensiva durante il ricovero, il 18% (8.496) sia deceduto in ospedale e l'11% di coloro che sono stati dimessi vivi sono stati riammessi o sono morti entro 30 giorni dalla dimissione. Nello studio è stato possibile segnalare poi come quasi la metà di queste riammissioni concernesse problemi polmonari. Secondo il dottor Finlay McAlister, uno tra gli autori dello studio, “identificare i fattori di rischio per la riammissione precoce o la morte è importante sia per il team clinico ospedaliero che per il medico di base che riprende le cure dopo la dimissione, nonché' per i coordinatori della transizione che decidono quali pazienti possono beneficiare di risorse aggiuntive al momento della dimissione per ottimizzare i risultati”, ha detto.

I tassi di riammissione

Nel corso della ricerca, ancora, è stato possibile sottolineare come i tassi di riammissione non siano superiori a quelli relativi ad altre condizioni mediche anche se i tassi di morte in ospedale fossero maggiormente significativi e la durata del ricovero fosse più lunga per i pazienti con Covid-19 rispetto ai pazienti con differenti infezioni respiratorie. In base a quanto riferito dagli studiosi, infatti, “nonostante i timori di alti tassi di riammissione dopo i ricoveri Covid-19, abbiamo scoperto che i risultati nei 30 giorni dopo la dimissione erano coerenti con i ricoveri per altre diagnosi mediche”. In base a ciò, hanno proseguito i ricercatori canadesi, “gli attuali approcci del sistema per la transizione dei pazienti dall'ospedale a casa non sembrano aver bisogno di aggiustamenti”. Lo studio, infine, ha prodotto anche una sorta di fotografia dei ricoverati. I pazienti deceduti erano più anziani, avevano comorbilità multiple, in maggioranza erano uomini, erano stati dimessi con assistenza domiciliare o in una struttura di assistenza a lungo termine e avevano avuto più ricoveri e diverse visite al pronto soccorso. Inoltre, dei pazienti riammessi con Covid-19 in entrambe le province, il 91% in Alberta e il 95% in Ontario non erano vaccinati, il che, secondo gli esperti, ribadisce l'efficacia dei vaccini.

Health workers wearing overalls and protective masks in the intensive care unit of the Tor Vergata hospital during the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, Rome, Italy, 26 November 2020. 
ANSA/GIUSEPPE LAMI

approfondimento

Coronavirus in Italia e nel mondo: news di oggi 18 maggio

Salute e benessere: Più letti