Pur non essendo arrivati, in Italia, al picco pandemico, c’è il rischio di un nuovo aumento dei casi, ha spiegato il consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza. “L'autunno sarà un momento delicato e difficile, con le condizioni favorevoli al virus, per cui sarà necessaria una nuova dose per tutti: si spera di avere vaccini onnicomprensivi, e quando arriveranno sarà consigliabile un richiamo per tutti”, ha detto ancora
Nel nostro Paese il Covid-19 non ha raggiunto il picco pandemico, ma è possibile che i numeri italiani siano sottostimati ed esiste il rischio di un ulteriore aumento dei casi. Ne ha parlato, intervistato dal quotidiano “Il Messaggero”, il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza. Invitando, sostanzialmente, a non abbassare la guardia nei confronti del virus. “L'autunno sarà un momento delicato e difficile, con le condizioni favorevoli al virus, per cui sarà necessaria una nuova dose per tutti: si spera di avere vaccini onnicomprensivi, e quando arriveranno sarà consigliabile un richiamo per tutti”, ha detto. “Molto probabile che i dati consiglino le mascherine non solo al chiuso ma anche all' aperto negli assembramenti”, ha poi ipotizzato, rispetto alla decisione o meno di confermare l’obbligo dei dispositivi di protezione individuale, soprattutto nei luoghi chiusi.
Le ipotesi sulla quarta dose allargata
Intanto, proprio dal 12 aprile sono cominciate ufficialmente le somministrazioni della quarta dose di vaccino anti-Covid per le persone che hanno compiuto o superato gli 80 anni di età, per gli ospiti delle Rsa e per i pazienti che sono inseriti nelle categorie a rischio e abbiano un'età compresa tra i 60 e i 79 anni. Il timore degli esperti, però, è che la campagna per la seconda dose booster, ad ora solamente raccomandata, risulti poco partecipata. E sebbene la pandemia da Covid, in Italia, abbia fatto segnalare nelle ultime settimane curve in discesa, pur mantenendo numeri ancora alti in termini di casi e decessi, gli esperti guardano al prossimo autunno, quando la minaccia del virus potrebbe tornare ad impensierire. Tra le ipotesi al vaglio, proprio per la stagione autunnale, quella di una quarta dose, somministrata a partire dai 50 o 60 anni di età, basata sui nuovi vaccini adattati “anti-varianti” attualmente in fase di sperimentazione e che potrebbero essere sottoposti a valutazione dell'Agenzia Europea del Farmaco (Ema) entro l'estate. Secondo Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), attualmente “è ancora da decidere se vaccineremo tutta la popolazione o solo gli over 50 o over 60”.