La Commissione Europea ha recentemente concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio al lisocabtagene maraleucel (liso-cel). Il trattamento, sviluppato da Bristol Myers Squibb, consiste in cellule T umane capaci di riconoscere l'antigene CD19 espresso dalle cellule tumorali e può essere impiegato nel trattamento dei pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario
Una nuova terapia Car-T, basata su specifiche cellule immunitarie (i linfociti T), che vengono estratte da un campione di sangue del paziente, modificate geneticamente e coltivate in laboratorio per essere poi reintrodotte nel paziente così da attivare la risposta del sistema immunitario contro la malattia tumorale, è disponibile in Europa. La Commissione Europea, infatti, ha recentemente concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio al lisocabtagene maraleucel (liso-cel). Il trattamento, sviluppato da Bristol Myers Squibb, consiste in cellule T umane capaci di riconoscere l'antigene CD19 espresso dalle cellule tumorali e può essere impiegato nel trattamento dei pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario, la forma più comune di linfoma non-Hodgkin.
I dati relativi ad uno studio ad hoc
L'autorizzazione alla commercializzazione, spiega l’azienda produttrice, si basa sui risultati dello studio denominato “Transcend Nhl 001”, da cui è emerso che il 73% dei pazienti trattati con lisocabtagene maraleucel ha manifestato una risposta al trattamento e il 53% di questi, a seguito della cura, presentava ancora un residuo di malattia ma in quantità minima o attraverso un linfoma non più rilevabile. La durata mediana della risposta, ha sottolineato ancora lo studio, è stata in media di 20,2 mesi, mentre è risultata di 26,1 mesi, invece, quella nei pazienti che avevano raggiunto una risposta completa.
Una terapia innovativa e personalizzata
Samit Hirawat, chief medical officer di Bristol Myers Squibb, ha sottolineato come “lisocabtagene maraleucel risponda ad un attuale bisogno insoddisfatto dei pazienti in Europa che sono affetti da linfoma a grandi cellule B recidivante o refrattario e che hanno limitate opzioni terapeutiche in grado di offrire una remissione a lungo termine”. Secondo l’azienda, in conclusione, “l'approvazione di lisocabtagene maraleucel costituisce un significativo passo avanti nel rendere disponibile una terapia innovativa e personalizzata come quella con cellule Car-T al maggior numero di pazienti in tutto il mondo”.