Covid, ipotesi stop mascherine al chiuso dall’1 maggio: cosa dicono gli esperti
Il sottosegretario alla Salute Costa ha annunciato che l’obiettivo del governo è rimuovere i dispositivi di protezione dal mese prossimo, ma il ministro Speranza precisa: “Non abbiamo deciso, a metà aprile osserveremo il quadro epidemiologico”. Ricciardi: “Mi sembra molto difficile poterla togliere”. Crisanti: “L’obbligo è ininfluente”
"La mascherina ha mostrato di essere uno strumento molto efficace nella difesa dal Covid. Detto questo, l'obiettivo del governo è arrivare al primo maggio e non prevedere più neanche la mascherina al chiuso”. Lo ha annunciato a Sky TG24 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, aprendo così alla possibilità di un addio ai dispositivi di protezione fra meno di un mese
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Al momento si tratta però appunto solo di un’ipotesi: “Questo è l'obiettivo e credo ci siano condizioni per raggiungerlo, al di là di situazioni particolari che valuteremo", ha aggiunto Costa
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Infatti il decreto del 24 aprile stabilisce che resta l'obbligo fino al 30 aprile di mascherine Ffp2 e Green Pass base su aerei, traghetti e treni a lunga percorrenza e per gli spettacoli all'aperto (Ffp2 e Super Green Pass per quelli al chiuso). Serve invece la mascherina Ffp2 per il trasporto pubblico locale e gli scuolabus, le cabinovie e le seggiovie con cupoletta paravento. Basta la mascherina chirurgica in tutti gli altri luoghi al chiuso
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"Le mascherine al chiuso sono ancora molto importanti perché la circolazione del virus è ancora molto alta. Al chiuso è obbligatoria fino al 30 aprile: valuteremo l'andamento e decideremo ma oggi dico che la mascherine è ancora essenziale per contrastare il virus", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a Radio anch'io
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Sulle mascherine al chiuso "attenzione, non abbiamo già deciso - ha precisato Speranza - sono scelte che si fanno passo dopo passo, a metà aprile osserveremo il quadro epidemiologico, valutando la curva. La situazione degli ospedali ora è sotto controllo, ma l'incidenza è alta e le mascherine sono particolarmente utili. E infatti questo mese restano obbligatorie al chiuso"
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È prudente anche Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute: “L'uso della mascherina, fino a che ci sarà la pandemia, è inderogabile - ha detto all'Adnkronos - Nel piano del governo c'è la possibilità di togliere le mascherine al chiuso dal primo maggio. Ma c'è anche la garanzia, sia dal parte del presidente del Consiglio sia da parte del ministro della Salute, di monitorare con grande attenzione la curva epidemica e decidere di conseguenza. In aprile monitoreremo quindi, ma mi sembra molto difficile poterla togliere, al chiuso, dal primo maggio"
"Tutti i Paesi che hanno dato scelto di togliere la mascherina al chiuso - ha ricordato Ricciardi - hanno dovuto fare marcia indietro e ripristinarla. Ma proprio tutti: l'Austria, la Francia, la Germania". Anche se è "finita l'emergenza giuridica l'allarme sanitario resta. E dobbiamo stare molto attenti a non sottovalutarlo perché ci troviamo di fronte a una variante contagiosissima, la più contagiosa dall'inizio della pandemia. Serve ancora un comportamento responsabile e questo vuol dire anche uso della mascherina"
"Il consiglio che i medici danno è di non abbassare la guardia, di usare sempre le mascherine al chiuso, perché oggi la diffusione per aerosol è ancora largamente diffusa e fa correre il virus. La sottovalutazione non serve a nessuno", ha avvertito Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo)
"Bisogna affrontare l'attuale situazione Covid con grande determinazione - ha detto Anelli all'Adnkronos - E, secondo me, il messaggio che le mascherine non servono più non ci aiuta. Quindi è importante ripetere il contrario. Forse il messaggio che dobbiamo dare è: state attenti a chi vi sta accanto, perché non saprete mai se è positivo o negativo. Con il fatto che il contact tracing è saltato non capiremo più nulla sull'andamento del contagio e su dove emergono o meno i focolai"
Non la pensa così invece Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova: “L’obbligo di mascherina al chiuso è del tutto ininfluente perché per funzionare non bisognerebbe togliersela mai - ha detto a La Stampa - E invece in molte circostanze, come al bar o al ristorante, bisogna comunque levarsela e quindi l’obbligatorietà è inutile”
Anche secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, l’obbligo di mascherina non è più necessario: “La mascherina va declinata alle esigenze del singolo e non imposta con l'obbligo, l'anziano o la persone fragile la usano? Benissimo ma non deve essere obbligata. Siamo il Paese più conservatore sull'uso delle mascherine”
La Fondazione Gimbe invece ricorda che “si tende a identificare la scadenza dello stato di emergenza con la fine della pandemia, che ovviamente non può coincidere con una scadenza burocratica", anche perché la data va di pari passo con una circolazione virale elevata
La Fondazione raccomanda quindi a chi amministra di "mantenere l'obbligo di mascherine al chiuso e nei luoghi affollati sino a quando la circolazione del virus non si sarà sensibilmente ridotta", e ai singoli cittadini di continuare a indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso, ma anche all'esterno in condizioni di assembramento e quando si è a contatto con persone fragili