Il cervello continua a lavorare a pieno ritmo fino ai 60 anni: lo studio

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La tesi è stata suggerita da un lavoro di ricerca, condotto dagli esperti dell’Università di Heidelberg, in Germania. Lo studio, che ha coinvolto più di un milione di partecipanti, si è basato su un esperimento eseguito online e su una serie di quesiti a cui rispondere. Ne è emerso come la velocità nei processi decisionali rimanga alta fino alla soglia dei 60 anni, per poi iniziare a declinare in maniera progressiva

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Fino a che età il nostro cervello lavora a pieno ritmo? Secondo un recente studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Heidelberg, in Germania, e pubblicato sulla rivista “Nature Human Behaviour” almeno fino ai 60 anni. Gli esperti, così, hanno potuto sfatare una falsa credenza, ovvero quella secondo cui il cervello raggiunga il suo picco di efficienza intorno ai 20 anni, per poi iniziare la sua discesa.

Un milione di partecipanti coinvolti

Lo studio, che ha coinvolto più di un milione di partecipanti, si è basato su un esperimento eseguito online e su una serie di quesiti a cui rispondere. Mischa von Krause e Stefan Radev, due tra gli autori del lavoro di ricerca, hanno infatti raccolto una serie di dati misurando il tempo di reazione davanti a specifici compiti che impegnavano i processi cognitivi. I partecipanti dovevano decidere, nel minor tempo possibile, a quale categoria assegnare parole e immagini che comparivano sul loro schermo, premendo il tasto corrispondente. Gli esperti, così, hanno potuto rilevare che il maggior tempo impiegato nel rispondere alle domande proposte non è stato correlato al rallentamento dei processi cognitivi, ma ad una maggiore consapevolezza e prudenza nello scegliere la risposta giusta. Gli stessi ricercatori, in sostanza, hanno confermato che con l’aumentare dell’età, di solito, cresce anche il tempo impiegato per reagire a cambiamenti e a stimoli provenienti dall’ambiente circostante. Tale rallentamento nella risposta ha inizio all’età di circa 20 anni e aumenta man mano, con il trascorrere degli anni.

Il tempo di risposta

Il tempo di risposta, in base a quanto raccolto nella ricerca, aumenta effettivamente con l’età dopo i 20 anni ma questo, hanno confermato gli esperti, non è dovuto a processi mentali meno veloci. Infatti, alla base del rallentamento esiste una maggiore prudenza nel rispondere e una evidente lentezza nel premere il tasto corretto. In altre parole, il tempo di reazione non deve essere valutato come una misura dell’efficienza cognitiva, perché è in realtà risultato di più fattori messi insieme. La velocità nei processi decisionali, in definitiva, rimane alta fino alla soglia dei 60 anni, per poi iniziare a declinare in maniera progressiva.

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