Covid, Agenas: occupazione delle terapie intensive cala in 8 Regioni

Salute e Benessere
©Ansa

Emerge dall'ultimo report, datato 12 gennaio, dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, secondo cui in Italia l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid risulta stabile al 18%. Basilicata, Campania, Liguria, Trento, Piemonte, Sardegna, Sicilia e Valle d'Aosta sono le Regioni che hanno fatto registrare una diminuzione. Stabile al 27%, a livello nazionale, la percentuale di posti occupati nei reparti di area non critica

Risulta stabile al 18%, in Italia, la percentuale di terapie intensive attualmente occupate da pazienti Covid. Lo riferisce l’ultimo bollettino (datato 12 gennaio) di Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. Il dato, ha rilevato il report, segnala comunque un calo in 8 regioni. Si tratta di Basilicata (1%), Campania (11%), Liguria (18%), Trento (30%), Piemonte (23%), Sardegna (13%), Sicilia (20%), Valle d'Aosta (13%). Sei Regioni, invece, superano il 20%, ovvero Friuli, Marche, Toscana, Trento, Piemonte, Lazio, mentre, a livello giornaliero, il tasso risulta in crescita in Abruzzo (al 19%), Friuli (23%), Marche (23%), Toscana (22%). Senza variazioni le percentuali di occupazione delle terapie intensive che riguardano Calabria (20%), Emilia-Romagna (17%), Lazio (21%), Lombardia (17%), Bolzano (17%), Molise (5%), Puglia (10%), Umbria (16%) e Veneto (20%).

I dati che riguardano i reparti di area non critica

Un altro dato rilevato come stabile (cioè al 27%) è quello che riguarda la percentuale di posti occupati, nei reparti di area non critica, sempre da pazienti Covid. A livello giornaliero, però, sono 9 le Regioni in cui il dato è segnalato in crescita. Si tratta di Campania (26%), Friuli (27%), Lombardia (32%), Marche (27%), PA Trento (25%), Puglia (18%), Sicilia (33%), Toscana (23%), Umbria (31%). La percentuale è in calo, invece, in Valle d'Aosta (52%) e Veneto (23%), mentre risulta stabile in Abruzzo (al 26%), Basilicata (21%), Calabria (38%), Emilia-Romagna (24%), Lazio (25%), Liguria (38%), Molise (13%), Bolzano (15%), Piemonte (33%), Sardegna (13%). Attualmente a superare la soglia del 30% sono 5 Regioni, cioè Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Valle d'Aosta.

In una settimana +49% di nuovi casi

Dal report della Fondazione Gimbe, invece, emergono altri dati. In particolare, nella settimana dal 5 all'11 gennaio, è stato rilevato un aumento pari al 49% dei nuovi casi di Covid-19 nel nostro Paese, in totale un milione e 207.689 rispetto agli 810.535 della settimana precedente. Segnalati in netta crescita anche i casi attualmente positivi, ovvero 2.134.139 rispetto a 1.265.297 della settimana precedente, pari ad un +68,7%. L'incidenza di nuovi casi di infezione risulta, in 56 province, aver superato i 2000 casi per 100.000 abitanti. Dal 5 all'11 gennaio, sottolineano gli esperti, “è continuata a crescere la pressione sugli ospedali sia nei reparti di area medica che nelle intensive”. I ricoveri di pazienti Covid con sintomi sono passati da 12.912 della settimana precedente a 17.067 e le terapie intensive da 1.392 a 1.677. E, a crescere del 35,4%, sono anche i decessi.

approfondimento

Coronavirus in Italia e nel mondo: news di oggi 13 gennaio

Salute e benessere: Più letti