Covid, l’appello dell’Ecdc: “Intervenire subito per salvare il Natale”

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“Con un aumento anche solo del 10% dei contatti sociali rispetto ai livelli attuali nei prossimi mesi, come può accadere nelle festività natalizie, anche per i Paesi in cui al momento la situazione Covid è gestibile potrebbe esserci un aumento dei contagi”, ha spiegato Andrea Ammon, la direttrice del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie

Un intervento immediato per rallentare la diffusione della pandemia di Covid-19 in Europa è essenziale per “salvare” il Natale. Lo ha dichiarato Andrea Ammon, la direttrice del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc). “Indossare la mascherina, lavorare da casa, ridurre l’affollamento sui mezzi pubblici, lavarsi le mani, evitare gli assembramenti: abbiamo ancora tempo per Natale, ma se la situazione non migliora vorrà dire che dovremo prendere queste misure anche a Natale”, ha spiegato Ammon nel corso di una conferenza stampa in cui ha presentato l’ultimo rapporto dell’Ecdc.

 

“Con un aumento anche solo del 10% dei contatti sociali rispetto ai livelli attuali nei prossimi mesi, come può accadere nelle festività natalizie, anche per i Paesi in cui al momento la situazione Covid è gestibile potrebbe esserci un aumento dei contagi”, ha aggiunto Ammon. I dati presentati durante la conferenza stampa mostrano che a dicembre e gennaio per i Paesi con livelli di copertura vaccinale inferiore all’80%, anche senza aumento dei contatti, il rischio di classifica molto alto.

“Non attendiamo l’aumento dei contagi per intervenire”

Ammon ha invitato gli Stati Uniti e l’Unione europea ad agire con tempestività per non dover applicare misure dure in seguito. “Se si aspettano che i casi siano molto alti, saranno poi necessarie misure molto drastiche, come i lockdown totali. Ma se si inizia prima, si possono adottare misure meno invadenti e più sostenibile nel tempo”, ha affermato. L’ultimo rapporto dell’Ecdc suggerisce di limitare il numero di partecipanti agli eventi sociali e pubblici durante le celebrazioni di fine anno per favorire il distanziamento fisico”.

 

“L’obbligo vaccinale potrebbe aumentare lo scetticismo”

Ammon ha sottolineato che “la vaccinazione obbligatoria non è la bacchetta magica e potrebbe portare a una polarizzazione. Tra quelli che non sono vaccinati, molti non sono contro i vaccini e vogliono decidere autonomamente”. L’obbligo potrebbe portare a “un maggiore rigetto da parte delle persone. Quindi non è la soluzione alla questione”.

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