Covid, la storia del medico pronto a ricusare i pazienti no vax

Salute e Benessere

Il dottor Amedeo Giorgetti, il cui ambulatorio si trova a Recanati, ha spiegato la propria decisione durante un'intervista al Corriere della Sera

Amedeo Giorgetti, medico di famiglia di Recanati, ha deciso di ricusare i pazienti no vax dopo averli guariti. A comunicare la decisione è stato lui stesso, tramite un avviso affisso sulla porta del suo ambulatorio. “Caro paziente, il Covid ha devastato la vita umana e professionale. Fino a oggi il vaccino è l’unica arma per non ammalarsi. Se ha qualche dubbio o timore, sono a disposizione. Se invece crede che il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali del farmaco con la connivenza di noi medici di famiglia è pregato di cambiare ambulatorio, perché non tollero queste accuse stupide e offensive”.

Quando il rapporto di fiducia si rompe

Parlando con il Corriere della Sera, il dottor Giorgetti ha spiegato di aver preso questa decisione dopo varie settimane di grande tensione. “D’ora in avanti ricuserò i pazienti no vax, ovviamente dopo averli guariti. Andrò alla Asl e spiegherò le mie ragioni”. Per il medico, non avrebbe senso continuare a portare avanti un rapporto medico-paziente privo di fiducia reciproca. La sua speranza è che anche altri colleghi possano arrivare alla stessa decisione. “Ho ricevuto molto sostegno quando ho lanciato l’iniziativa sulla chat Renaissance Team vs Covid, amministrato dal farmacologo Carlo Centemeri, che raccoglie nomi autorevoli della medicina”. 

 

Il punto di rottura

La pazienza del dottor Giorgetti è arrivata al limite quando ha dovuto affrontare alcuni episodi simili nell’arco di due giorni. Il primo ha riguardato un “mio paziente 55enne, obeso, iperteso e diabetico, con il quale da sei mesi sto discutendo per cercare di convincerlo a fare il vaccino e lui ‘no, per carità, chissà che mi mettete dentro’, è risultato positivo al tampone. L’ho seguito, gli ho mandato a casa la squadra per le cure domiciliari, l’Usca, e gli ho detto che una volta guarito avrebbe dovuto cambiare medico. Così ha fatto, per fortuna sua e mia”. Il medico ha poi avuto a che fare con una coppia di 70enni che “al mio invito a vaccinarmi mi hanno preso a pernacchie. Sabato mattina la moglie mi chiama spaventata gridando che il marito non respirava più. Li ho seguiti, ho subito disposto l’intervento dell’Usca. Ora stanno bene. Ma non gradisco più che mi abbiano come riferimento”.

 

Le accuse di connivenza con Big Pharma

Giorgetti ha ammesso di essere stanco di essere continuamente accusato di “connivenza con Big Pharma”. “Per quale ragione dovrei continuare a subire? Voglio occuparmi solo delle persone che mi apprezzano, rispettano e seguono le mie raccomandazioni. Basta avere a che fare con gente che mi tratta a pesci in faccia e quando prende il Covid non solo pretende di ricevere immediatamente assistenza, ma usa arroganza. Voglio dare un segnale forte ai no vax: se continuate così il vostro medico vi lascia. Chissà che il muro finalmente non si sgretoli…”

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