Vaccino Covid, allo studio un cerotto per la somministrazione: come funziona
La possibilità di immunizzazione tramite un dispositivo adesivo emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances: il cerotto contiene 5.000 micro-aghetti per somministrare attraverso la cute il principio attivo Hexapro che, al momento, ha dato buoni risultati nei test sugli animali. Fra le sperimentazioni in corso anche quella di un farmaco spray
Proseguono gli studi e le ricerche sui vaccini anti-Covid. Fra le novità all’orizzonte ci sono dei farmaci con un diverso tipo di somministrazione: non solo iniettabili, ma anche in cerotto e spray e con tecnologie differenti da quelli in uso
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Uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances parla della possibilità di un vaccino-cerotto, low cost, somministrabile in unica dose e di facile conservazione a temperatura ambiente
Lo studio sul cerotto-vaccino pubblicato su Science Advances
Frutto di una collaborazione tra Università del Queensland e del Texas, il principio attivo del cerotto si chiama Hexapro e per ora ha dato buoni risultati sugli animali
Vaccino-cerotto contro il Covid: buoni risultati dai primi test
Il cerotto contiene 5.000 micro-aghetti impercettibili per somministrare attraverso la cute Hexapro, un prodotto già in fase di sperimentazione clinica nella formulazione iniettabile
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Hexapro si basa su una versione modificata della proteina virale Spike (nella foto una riproduzione in 3D di una proteina Spike), che la rende più stabile più a lungo: si conserva per oltre un mese a 25 gradi e per una settimana a 40 gradi, e sarebbe quindi di grande aiuto nei Paesi più poveri e con scarse infrastrutture sanitarie, anche perché ha costi contenuti
Negli studi sugli animali condotti finora, il cerotto-vaccino è risultato efficace nel difenderli dall'infezione e ha indotto una forte risposta immunitaria, maggiore di quella del vaccino somministrato per iniezione
In campo di innovazioni, oltre al vaccino-cerotto, è allo studio anche quello spray, che potrebbe offrire una protezione migliore anche perché provocherebbe una risposta immunitaria direttamente nel tratto respiratorio superiore e potenzialmente nei polmoni, suscitando una risposta anticorpale locale e una risposta dei linfociti T
Ed è ancora più concreta la possibilità di un nuovo vaccino anti-Covid, quello della statunitense Novavax, attualmente al vaglio dell'Agenzia Europea del Farmaco
Novavax promette di essere efficace contro le varianti e si basa su un meccanismo ben collaudato e sicuro, in uso da 30 anni nello sviluppo di vaccini, quello delle "proteine ricombinanti"
In sostanza il vaccino della Novavax contiene una forma della proteina Spike prodotta in laboratorio con l'ingegneria genetica e poi un adiuvante per stimolare la risposta immunitaria dell'organismo