Covid, Brusaferro: “In Italia situazione di controllo della pandemia, ma serve prudenza”

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Il nostro Paese ha fatto registrare “incidenze più controllate rispetto all'Ue, mentre in altri Paesi c'è una risalita della positività”. Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale. “Cresce l'età media del ricovero a 67 anni e la mortalità mostra un lieve aumento anche se si parla di numeri limitati”, ha poi aggiunto

“L'Italia è ancora in una situazione di controllo della pandemia e ha le incidenze più controllate rispetto all'Ue mentre in altri Paesi c'è una risalita della positività”. Lo ha riferito il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel corso della consueta conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale. “Cresce l'età media del ricovero a 67 anni e la mortalità mostra un lieve aumento anche se si parla di numeri limitati”, ha poi aggiunto, analizzando i dati che riguardano l’emergenza sanitaria nel nostro Paese.

“Siamo ancora in pandemia, occorre prudenza”

Ad oggi, ha ricordato poi Brusaferro, “siamo ancora in pandemia, anche se fortunatamente la circolazione del virus è più limitata che in altri Paesi e in Italia siamo in una fase molto positiva”, ha spiegato. “Ma questo è stato possibile perchè abbiamo adottato comportamenti di prudenza. L'obiettivo è tornare alla piena socialità ma in questo momento la cosa migliore è sforzarsi di mantenere la curva più bassa possibile, aumentare le vaccinazioni e mantenere le attività aperte come la scuola”, ha sottolineato nel corso della conferenza.

Elevata efficacia del vaccino contro le varianti

“Sia per la variante Alfa sia per la variante Delta l'efficacia del vaccino anti-Covid rimane molto elevata contro ospedalizzazioni e decessi e anche per quanto riguarda il contrarre l'infezione”, ha poi aggiunto il presidente dell’Iss, a commento dei dati relativi alla campagna vaccinale italiana. E, circa la nuova variante Delta plus, ha spiegato che, al momento, in Italia ci sono “numeri di sequenze limitati, presenti in molte “Regioni. Tutto il sistema è in questo momento allertato. Sono stati fatti 86 sequenziamenti al 19 ottobre e sono distribuiti un po’ in tutte le Regioni”, ha riferito.

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Rezza: “Andamento generale dell’epidemia è favorevole”

Nel corso della conferenza, come sempre, è intervenuto anche Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute. “C'è una piccolissima inversione di tendenza nell'incidenza e nell'Rt, che risalgono ma restano comunque bassi. E per quanto riguarda i tassi di occupazione delle aree mediche e terapie intensive le cose vanno bene e siamo sotto le soglie critiche”, ha spiegato. Inoltre, ha proseguito nell’analisi, “la durata della protezione del vaccino sembra essere molto buona nei confronti della malattia ma è fondamentale completare il ciclo primario di vaccinazione e la terza dose nei fragili. Quindi l'andamento generale si mantiene piuttosto favorevole”, ha confermato.

“Non sappiamo quando dovremo rivaccinare i più giovani”

A proposito della campagna vaccinale, Rezza ha sottolineato che “in questo momento non sappiamo ancora quanto presto dovremo rivaccinare le persone più giovani per far sì che il virus continui a circolare poco: probabilmente ci sarà un po’ di tempo per decidere se e quando rivaccinarli, anche perchè i giovani sono stati vaccinati dopo rispetto ai fragili e agli anziani”, ha detto.

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