Covid, la Sardegna verso la zona gialla da lunedì: tutti i numeri

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In area medica ci sono 240 posti occupati (il 15%), mentre le terapie intensive sono riempite al 13% (per restare in zona bianca questo dato non dovrebbe superare il 10%). Inoltre, tra il 23 e il 29 agosto si sono registrati 137,38 casi ogni 100mila abitanti

Dopo la Sicilia, anche la Sardegna si prepara a tornare in zona gialla da lunedì 6 settembre. Visti i numeri attuali, il declassamento dell’isola sembra pressoché inevitabile: in area medica ci sono 240 posti occupati (il 15%), mentre le terapie intensive sono riempite al 13% (per restare in zona bianca questo dato non dovrebbe superare il 10%). Anche l’altro parametro considerato per il passaggio in zona gialla, ossia l’incidenza dei casi settimanali ogni 100mila abitanti, è stato superato. Nel periodo compreso tra il 23 e il 29 agosto, infatti, in Sardegna si sono registrati 137,38 casi ogni 100mila abitanti (il limite da non superare per restare in zona bianca è 50 su 100mila).

Il ritorno di misure anti-Covid più rigide

Da lunedì prossimo la Sardegna dovrebbe adottare delle misure anti-Covid più rigide. Il passaggio in zona gialla coinciderebbe col ritorno dell’uso delle mascherine all’aperto e del limite delle quattro persone non conviventi allo stesso tavolo nei ristoranti all’aperto e al chiuso. Non sono previste chiusure delle varie attività che hanno riaperto negli scorsi mesi (dalle palestre ai teatri), ma per accedere al loro interno sarà necessario esibire il Green Pass. Nel frattempo, l’aumento dei posti occupati in area medica e in terapia intensiva ha costretto gli ospedali dell’isola a riorganizzarsi per dare la priorità ai pazienti Covid. Parlando con l’Unione Sarda, Sergio Marracini, il direttore sanitario del polo ospedaliero di Cagliari, ha dichiarato che in questi giorni i nosocomi sono costretti a togliere posti letto a chi ha bisogno di cure per altre malattie. Ciò avviene “perché c’è troppa gente che ancora non si vuole vaccinare”. La maggior parte dei nuovi contagiati, infatti, non è vaccinata contro il Covid-19. “Si rendono conto di cosa vuol dire prendersi il Covid solo quando arrivano in ospedale”, ha affermato Marracini.

 

La visita dei delegati del commissario Figliuolo

Oggi, mercoledì 1 settembre, i delegati del commissario Francesco Figliuolo arriveranno in Sardegna per valutare la situazione. Marracini ha spiegato che “stanno valutando di sistemare nel giardino alcune strutture prefabbricate con letti di terapia intensiva”. Il direttore sanitario ha aggiunto che potrebbe essere difficile gestire i nuovi posti, visto lo scarso personale a disposizione. “Anche se mi è stato garantito che qualche medico e qualche infermiere, adesso in servizio negli hub vaccinali, ci verrà restituito perché ormai si sta registrando una minore affluenza”. Marracini ha concluso dicendo he se non verrà imposto l’obbligo vaccinale, l’emergenza sanitaria durerà per almeno un altro anno.

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