Covid, Biden: “Vaccinare gli Usa e distribuire il vaccino nel mondo”

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Lo ha riferito il presidente americano nel corso di un discorso ufficiale. Proprio Biden ha accolto con favore l'invio da parte degli Usa di ulteriori 110 milioni di dosi di vaccino anti-Covid in più di 60 Paesi, la maggior parte dei quali tramite l'iniziativa internazionale Covax. Si tratta di una donazione maggiore rispetto a quella di “tutti gli altri Paesi messi insieme”, hanno spiegato dalla Casa Bianca

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha lanciato, nelle scorse ore, un appello “vaccinare l'America e ad aiutare a vaccinare il mondo”, per frenare la diffusione del Covid-19. Ed è proprio immunizzando gli Stati Uniti e contribuendo a farlo con il resto del globo “che stiamo per vincere” la lotta contro il virus, ha aggiunto il presidente americano, durante un discorso alla Casa Bianca e facendo riferimento ad una “pandemia di non vaccinati”. Lo stesso Biden, tra l’altro, ha accolto con favore l'invio americano di ulteriori 110 milioni di dosi di vaccino anti-Covid in più di 60 Paesi, la maggior parte dei quali tramite l'iniziativa internazionale Covax. Si tratta, ha detto, di una donazione maggiore rispetto a quella di “tutti gli altri Paesi messi insieme”, hanno spiegato dalla Casa Bianca.

La situazione sanitaria negli Usa

Gli Stati Uniti, intanto, hanno già raggiunto la quota del 70% degli adulti che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino. E più della metà della popolazione dell'Unione Europea è ora completamente vaccinata contro il Covid-19, secondo un recente conteggio riportato dell'agenzia di stampa AFP. Ma nonostante ciò, il ritorno dei contagi da coronavirus che sta colpendo Paesi che credevano di aver superato il peggio, è favorito dal calo dei tassi di vaccinazione e dalla diffusione di nuove mutazioni del virus, considerate più pericolose. Tra queste la variante Delta, che sta proliferando in aree del mondo dove i programmi di vaccinazione sono stati relativamente efficaci, proprio come negli Stati Uniti, ma dove i ricoveri in ospedale stanno raggiungendo livelli paragonabili a quelli del picco della scorsa estate.

Il pass sanitario a New York

In quest’ottica è arrivata anche la recente decisione, che riguarda al momento solo la citta di New York, prima in tutti gli Stati Uniti, di chiedere ai propri cittadini il certificato di vaccinazione per l'ingresso in luoghi al chiuso quali palestre e ristoranti, sia per i clienti sia per i dipendenti, ma anche in cinema e in luoghi dove si disputano eventi sportivi. La norma, come ha riportato il “New York Times”, è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa tenuta dal sindaco della città, Bill de Blasio, e, nella sua applicazione, dovrebbe essere simile agli obblighi introdotti in Italia e in Francia. Il pass sanitario verrà chiamato “Key to NYC” e sarà lanciato a partire dal 16 agosto, seguito da un periodo di transizione dopo il quale, a metà settembre entrerà definitivamente in vigore, in concomitanza con la riapertura delle scuole e con il rientro di molti lavoratori a Manhattan.

La sala pesi della palestra Silver Gym chiusa secondo le misure anti Covid contenute nel nuovo DPCM entrato in vigore da oggi, Roma, 26 ottobre 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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