Cervello, sviluppata nuova tecnica ottica per indagine macroscopica

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Si chiama Rapid ed è stata messa a punto nel Laboratorio europeo di spettroscopie non-lineari (Lens) dai ricercatori dell'Area di Biofotonica, coordinati da Francesco Pavone, dell’Università di Firenze

Nuovi passi in avanti nello studio dell'anatomia e dell'architettura cellulare del cervello. È stata messa a punto un'innovativa tecnica ottica che permette un'indagine macroscopica ad alta risoluzione. Si chiama Rapid (acronimo di Rapid Autofocus via Pupil-split Image phase Detection), ed è stata sviluppata nel Laboratorio europeo di spettroscopie non-lineari (Lens) dai ricercatori dell'Area di Biofotonica, coordinati da Francesco Pavone, dell’Università di Firenze, in collaborazione con i colleghi dell'Università di Glasgow e del Laboratorio europeo di biologia molecolare di Heidelberg (Germania).

La nuova tecnica nel dettaglio

Come spiegato in una nota del Cnr, la nuova tecnica, descritta su Nature Methods in una pubblicazione guidata dall'Università di Firenze, dal Lens e dall'Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino), propone una nuova integrazione della microscopia a foglio di luce, capace di correggere in tempo reale i disallineamenti introdotti dal campione, consentendo di visualizzare e rappresentare interi cervelli di modelli murini con risoluzione subcellulare. "Il nuovo metodo è ispirato ai sistemi di autofocus ottico presenti nelle macchine fotografiche reflex, dove un insieme di prismi e lenti trasforma la sfocatura dell'immagine in un movimento laterale, che permette di stabilizzare l'allineamento del microscopio in tempo reale”, ha spiegato  Leonardo Sacconi, primo ricercatore del Cnr-Ino. “La nuova tecnica avrà ricadute significative nelle neuroscienze, rendendo possibile un’analisi quantitativa dell’architettura del cervello a livello subcellulare”, ha aggiunto Silvestri.
Utilizzando Rapid, i ricercatori sono riusciti a studiare su scala dell'intero cervello problematiche finora analizzate solo in piccole aree circoscritte. Il nuovo metodo aiuterà anche a studiare la microglia, un insieme di cellule con diverse funzioni, la cui forma varia in base al ruolo che svolgono.
Le prime indagini con Rapid hanno, infatti, evidenziato differenze significative tra varie regioni del cervello, aprendo la strada a nuovi studi sul ruolo di questa popolazione cellulare.

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