Covid, Vaia a Sky TG24: “No allarmismi, lieve aumento dei casi ma calo dei ricoveri”

Salute e Benessere

Lo ha sottolineato il direttore sanitario dell'Istituto nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. “Non bisogna creare allarmi, ci sono sempre state le varianti, adesso c’è la Delta che probabilmente potrebbe essere più contagiosa, ma così come lo era quella inglese che non ha determinato tutte le catastrofi di cui alcuni parlavano”, ha spiegato

Analizzando i dati più recenti relativi ai nuovi casi di coronavirus in Italia, con il bollettino odierno che ha evidenziato 5.057 casi, 15 morti ed un tasso di positività pari al 2,3%, il trend dei contagi risulta in crescita sebbene i numeri che riguardano le terapie intensive e le ospedalizzazioni, al momento, sono decisamente contenuti. Allarmarsi è giusto? “Assolutamente no, non bisogna creare allarmi, ci sono sempre state le varianti, adesso c’è la Delta che probabilmente potrebbe essere più contagiosa, ma così come lo era quella inglese che non ha determinato tutte le catastrofi di cui alcuni parlavano”. Lo ha detto Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, ai microfoni di Sky Tg24.

Vaia: “Terapie intensive sempre più vuote”

“Attualmente abbiamo un lievissimo incremento dei ricoveri ordinari, mentre le terapie intensive sono sempre più vuote. Questo non è un evento fortuito o fortunato, ma è frutto della vaccinazione. Abbiamo messo in sicurezza le persone anziane e quelle più fragili, adesso si tratta di farlo per i giovani. Dunque, nessun allarme ma proposizione: mettiamo in sicurezza questa fascia d’età”, ha proseguito Vaia.

Il vaccino agli insegnanti

Per quanto riguarda, invece, la questione relativa al vaccino obbligatorio per gli insegnanti, con i presidi che chiedono che tutti si vaccinino per poter aprire le scuole, Vaia non ha dubbi. “Tutti coloro che svolgono un ruolo ed una funzione pubblica, si devono vaccinare, per proteggere loro stessi ma anche, come spirito di socialità, anche per proteggere gli altri”, ha detto.

Il Green Pass e la mascherina

Ultimi temi toccati dal direttore sanitario dello Spallanzani, quelli che riguardano il pass sanitario e l’uso della mascherina. In che modo, in particolare, il Green Pass potrebbe contenere la diffusione del virus, considerando che i vaccinati con doppia dose che lo ricevono possono contagiarsi e possono anche contagiare gli altri, seppur in forma minore? Secondo Vaia, “il Green Pass non è una clava, va cambiata la comunicazione. Diciamo che è un elemento premiale. Esiste un minimo di rischio, ma è un rischio calcolato, più o meno tra lo 0 e l’8%, perché comunque anche chi si è vaccinato può contagiarsi. E’ uno strumento, dopo di che il buon senso deve guidare anche chi governa e chi decide”, ha commentato. Per ciò che concerne l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, infine, Vaia ha confermato l’importanza di essere ancora prudenti, anche per le persone vaccinate. “Io sono vaccinato e la porto sempre con me. All’aperto è inutile reintrodurla, perché non dobbiamo tornare indietro, ma dobbiamo semmai andare avanti. Però se io mi trovo di fronte una persona che non conosco e che è a mezzo metro, allora io mi metto la mascherina”. Quanto durerà questa situazione? “Fin quando non daremo il colpo finale del ko a questo virus. Nel frattempo, dobbiamo utilizzare prudenza”, ha aggiunto.  

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