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Tumori del sangue, con l’Intelligenza Artificiale cure su misura e più rapide

Salute e Benessere
©Ansa

Potrà essere possibile grazie al progetto Philadelphia University, coordinato dall'Accademia Nazionale di Medicina (ACCMED), con il contributo di Novartis. Obiettivo, quello di ottenere diagnosi e prognosi sempre più precise nell'ambito dei tumori del sangue. E rivedere le modalità attraverso cui il medico gestisce ogni singolo caso, scegliendo le terapie più adatte e in tempi sempre più rapidi, con maggiori opportunità di guarigione per il paziente

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L'ematologia, la branca della medicina interna che si occupa del sangue e degli organi che compongono il sistema emopoietico, potrà abbracciare una nuova era nell’ambito delle cure e delle diagnosi. Infatti, servendosi di algoritmi basati sull'Intelligenza Artificiale (IA), abili nell’analizzare in tempi praticamente record milioni di dati clinici, molecolari e genetici dei pazienti, sarà possibile redigere diagnosi e prognosi sempre più precise. E rivedere, di conseguenza, le modalità attraverso cui il medico gestisce ogni singolo caso, scegliendo le terapie più adatte e in tempi sempre più rapidi, con maggiori opportunità di guarigione per il paziente.

Il progetto Philadelphia University

Sono questi gli obiettivi che potranno essere raggiunti grazie all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale nell’ambito dell’ematologia, fattore che potrà permettere di personalizzare la terapia necessaria, ad esempio, per i tumori del sangue. Su queste premesse è nato il progetto Philadelphia University, coordinato dall'Accademia Nazionale di Medicina (ACCMED), con il contributo di Novartis, azienda multinazionale svizzera che opera nel settore farmaceutico.

Un passo deciso verso la medicina di precisione

Il progetto, che come si legge sul sito di riferimento, “prevede l’approfondimento di tematiche specifiche riguardanti le neoplasie mieloproliferative croniche e di acquisire competenze su argomenti trasversali”, si avvale della collaborazione di un gruppo di esperti (tra cui Francesco Passamonti, Massimo Brecci, Gianantonio Rosti, Giuseppe Saglio e Alessandro Maria Vannucchi) composto da eccellenze provenienti da diversi settori, compresi anche studiosi del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. “Nei tumori del sangue esistono tantissime varianti genetiche diverse e il profilo molecolare della malattia del singolo paziente ha un ruolo cruciale per la diagnosi e la scelta delle terapie”, hanno sottolineato proprio Passamonti (Università dell'Insubria) e Breccia (Sapienza Università di Roma). “La digitalizzazione dei dati clinici ha prodotto una massa di informazioni senza precedenti che grazie alle applicazioni dell'Intelligenza Artificiale, possono essere analizzati anche in poche ore, consentendo di scegliere il trattamento migliore e il farmaco utile piuttosto che un altro invece da evitare”, hanno aggiunto. Si tratta, in sostanza, di “un passo deciso in più verso la medicina di precisione in grado di ottenere risposte sempre maggiori in pazienti meglio definiti”.

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