Vaccino Covid, dal 10 giugno possibile stop a fasce d’età e prenotazione libera

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Per quella data, se non prima come ipotizzato dal presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, non dovrebbero più esserci restrizioni relative alle fasce d’età, ma tutti gli italiani potranno prenotare il vaccino

C’è una data, probabile, dalla quale sarà possibile per tutti, senza distinzione d’età, prenotare la somministrazione del vaccino anti-Covid. E’ quella del 10 giugno prossimo, come riporta anche un articolo del “Corriere della Sera”. Le valutazioni fatte dalla struttura coordinata dal commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, basate sulle dosi già arrivate e su quelle che dovranno pervenire al nostro Paese nelle prossime due settimane, hanno permesso di arrivare a questa ipotesi, che permetterebbe di velocizzare così la campagna vaccinale italiana. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

L’ipotesi di Fedriga

L’obiettivo comune è quello di far sì che tutte le Regioni siano allineate, senza che qualcuna rimanga indietro, soprattutto considerando le persone più anziane e fragili. Priorità agli over 60, dunque e solo in un secondo momento si potranno valutare altri aspetti, come la seconda dose da inoculare ai vacanzieri. Sul tema, si è espresso anche il presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che a “Radio Anch'io” su Radio Uno Rai, ha riferito che potrebbe anche essere anticipata, rispetto al 10 giugno, la possibilità di aprire la prenotazione alle vaccinazioni a tutti, senza distinzione per fasce di età. “Oggi di fatto tutte le Regioni stanno correndo. Il problema non sono le fasce d'età in questo momento, ma l'adesione alla campagna vaccinale: abbiamo ancora una resistenza soprattutto in certe fasce d'età”, ha detto. “C'è una piccola parte molto limitata di no vax, altre invece sono persone che hanno paura e hanno bisogno di rassicurazione. C'è stata comunicazione molto caotica sui vaccini, pensiamo a cosa è successo su AstraZeneca. Dobbiamo rassicurare e dire alle persone che si devono affidare alle evidenze scientifiche e non all'emotività”, ha poi aggiunto.

I dati rispetto alle fasce d’età

In base ai calcoli sulle dosi, spiega ancora il “Corriere della Sera”, entro la fine di giugno i vaccini a disposizione del nostro Paese dovrebbero essere oltre 28 milioni. Nei prossimi giorni saranno disponibili 8,5 milioni di dosi a completamento della fornitura di maggio, 20 milioni sono previste per il mese successivo. Come riferito di recente dal commissario Figliuolo, “sugli over 80, che è la categoria più a rischio, abbiamo vaccinato oltre il 90%, ne mancano all’appello 460 mila. Per gli over 70 siamo all’80% e ne mancano 1,2 milioni, sugli over 60 siamo a oltre il 65% e ne mancano all’appello 2,6 milioni”. Obiettivo immediato, ha riferito, “terminare queste classi andando a intercettarle in una maniera più proattiva rispetto a quello che è stato fatto finora”. Quindi, ci sarà l’opportunità di aprire le prenotazioni per tutti.

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