Global Health Summit, gli scienziati: il mondo sta entrando nell'"età delle pandemie"

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Lo afferma il panel di 26 scienziati provenienti da tutto il mondo nel rapporto pubblicato sul sito della Commissione Europea in occasione del summit di oggi

Il mondo sta entrando in una "age of pandemics". Lo sottolinea il panel di 26 scienziati provenienti da tutto il mondo nel rapporto pubblicato sul sito della Commissione Europea in occasione del Global Health Summit di oggi. Nel documento, rilanciato anche dall'Iss, il team di esperti, istituito dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen e dal premier italiano Mario Draghi, avverte che "gli sforzi di oggi per affrontare il Covid-19 dovrebbero includere investimenti e misure di risposta che abbiano il maggior potenziale possibile per un miglioramento sostenibile della prevenzione, inclusi gli investimenti in risorse umane e nella loro formazione, della preparazione e della risposta alle minacce globali per la salute".

Come ridurre il rischio di future pandemie

Durante il Global Health Summit di Roma, il vertice sul tema della salute a cui partecipano i principali leader mondiali, Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, ha sottolineato che per ridurre il rischio di future pandemie è necessario "anche affrontare il legame tra crisi sanitarie, povertà, disuguaglianze strutturali e degrado ambientale". "La frequenza e la natura delle prossime pandemie dipendono fortemente dalla nostra capacità di adottare stili di vita sostenibili, dall'implementazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e dall'approccio "One Health". Occorre agire ora per porre fine all'epidemia, investimenti di oggi costruiranno le basi per una preparedness e una risposta adeguata domani”, ha aggiunto.

Scienziati: "Sars-CoV-2 sarà endemico, possibili nuove ondate"

Nel rapporto, che ha cercato di delineare anche il futuro dell’epidemia attuale, sottolineando la necessità di un accesso globale alle risorse per poterla controllare, gli scienziati sostengono che "la probabile traiettoria per il Sars-CoV-2 è di diventare endemica con dei focolai stagionali a causa della diminuzione dell'immunità naturale, della copertura globale insufficiente dei vaccini e/o dell'emergere di nuove varianti non controllate dai vaccini attuali". "Nuove ondate epidemiche sono possibili soprattutto nei paesi con bassa copertura vaccinale. Un'equità globale nell'accesso alle risorse", avvertono gli esperti, "è sia un imperativo morale che un'esigenza critica per il controllo della pandemia".

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