Pfizer: “La seconda dose è competenza delle autorità sanitarie”

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Lo ha precisato l'azienda, spiegando come non sia in discussione il piano vaccinale. Le raccomandazioni sui regimi di dosaggio alternativi, si legge in uno statement, "sono di competenza delle autorità sanitarie e possono includere raccomandazioni dovute a principi di salute pubblica". Per Franco Locatelli, coordinatore del Cts, "l'intervallo tra la prima e la seconda somministrazione prolungato alla sesta settimana, quindi ai 42 giorni, non inficia minimamente l'efficacia dell'immunizzazione"

“Per Pfizer non è in discussione il piano vaccinale, l'azienda si limita a riportare quanto emerso dagli studi registrativi. Le raccomandazioni sui regimi di dosaggio alternativi sono di competenza delle autorità sanitarie e possono includere raccomandazioni dovute a principi di salute pubblica”. Sono le parole di Pfizer in uno statement, riguardo la seconda dose del vaccino anti-Covid. Proprio nelle scorse ore Valeria Marino, direttore medico dell’azienda farmaceutica, aveva commentato, intervenendo a Sky TG24, il parere del Cts che raccomanda l'allungamento dei tempi di somministrazione delle seconde dosi a 42 giorni: “Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni. È una valutazione del Cts, osserveremo quello che succede. Come Pfizer dico però di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l'autorizzazione”.

L'indicazione concordata con le autorità regolatorie

Sempre sul tema, Pfizer ha sottolineato come, in qualità di azienda biofarmaceutica che lavora in un settore altamente regolamentato, "la nostra posizione è supportata dal riassunto delle caratteristiche di prodotto e dall'indicazione concordata con le autorità regolatorie sulla base dei dati del nostro studio di fase 3 effettuato con 2 dosi a 21 giorni di distanza". Gli esperti, inoltre, hanno riferito di restare "impegnati nel nostro dialogo continuo con le autorità sanitarie e i governi, e nei nostri continui sforzi di condivisione dei dati per contribuire a informare qualsiasi decisione di salute pubblica volta a sconfiggere questa devastante pandemia".

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Rispetto alle considerazioni di Pfizer, è arrivato il commento di Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) "Da medico dico che l'intervallo tra la prima e la seconda somministrazione prolungato alla sesta settimana, quindi ai 42 giorni, non inficia minimamente l'efficacia dell'immunizzazione e ci permette di somministrare molte più dosi di vaccino". Lo ha detto nel corso di un intervento ad Agorà, in onda su Rai Tre. 

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