Vaccini in azienda, accordo firmato: il protocollo Inail

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Si tratta di un piano parallelo alla rete ordinaria di vaccinazione, che sarà subordinato alla disponibilità di dosi e che presuppone l'adesione volontaria dei lavoratori. I costi del servizio sono a carico dei datori di lavoro, mentre il vaccino e i dispositivi per la somministrazione sono forniti dallo Stato

Le aziende potranno vaccinare i propri dipendenti, con il supporto dei medici aziendali e della rete Inail. Ieri, in tarda serata, è stato siglato, al tavolo tra governo e parti sociali, il Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti-Covid nei luoghi di lavoro. Si tratta di un piano parallelo alla rete ordinaria di vaccinazione nazionale anti-Covid, che sarà subordinato alla disponibilità di dosi e che presuppone l'adesione volontaria dei datori di lavoro e dei lavoratori. 

Come funziona il protocollo Inail

Il documento stabilisce che i datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratrici e lavoratori occupati, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, "possono manifestare la disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti-Covid nei luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta". L'accordo prevede che i vaccini siano somministrati a tutti i lavorati (su adesione volontaria), indipendentemente dalla tipologia contrattuale con cui prestano attività nell'azienda, e ai datori di lavoro.
Inoltre, il protocollo stabilisce che i datori di lavoro che non sono tenuti alla nomina del medico competente o non possano fare ricorso a strutture sanitarie private, possono avvalersi delle strutture sanitarie dell'Inail.

I costi

I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, "inclusi i costi per la somministrazione, sono a carico del datore di lavoro", mentre "la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe, aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi sanitari regionali". Nel documento, inoltre, si precisa che se la vaccinazione viene eseguita in orario di lavoro, il tempo necessario è equiparato all'orario di lavoro e che la somministrazione del vaccino "è riservata ad operatori sanitari" e viene eseguita "in locali idonei".

KEY BISCAYNE, FLORIDA - SEPTEMBER 03: Enbal Sabag, a Nurse Practitioner, wears personal protection equipment as she administers a flu vaccination to Noel Janzen at the CVS pharmacy and MinuteClinic on September 03, 2020 in Key Biscayne, Florida. Flu shots are available at the nearly 10,000 CVS pharmacies and approximately 100 MinuteClinic locations across the country. Heath experts say getting the flu shot this year is important because the dangers of having COVID-19 and the flu simultaneously are still unknown.  (Photo by Joe Raedle/Getty Images)

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