AstraZeneca verso lo sblocco: overbooking per recuperare. Chi rinuncia dose va in coda

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Ecco le prossime mosse allo studio per non far perdere ritmo alla campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid, in caso in cui verrà riconfermato il via libera all’utilizzo del vaccino di AstraZeneca

In attesa del verdetto dell'Agenzia europea del farmaco sulla sicurezza del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, atteso nel pomeriggio di oggi, il Corriere della Sera in un articolo riepiloga quelle che potrebbero essere le prossime mosse allo studio per non far perdere ritmo alla campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid. In caso in cui verrà riconfermato il via libera all’utilizzo del preparato di AstraZeneca, sospeso in via precauzionale in oltre 16 Paesi europei, Italia inclusa, in seguito ai casi sospetti di trombo-embolia, per rispettare la tabella di marcia delle vaccinazioni indicata dal commissario straordinario all’emergenza, ci sarebbero diverse opzioni sul tavolo del Governo: l’overbooking, lo slittamento in coda alle liste vaccinali di chi rinuncia alla prima chiamata, e l'aumento del numero di vaccinatori e dei turni di medici e infermieri.

L’overbooking nelle prenotazioni delle vaccinazioni

Una delle ipotesi più probabili è si scelga almeno nei primi giorni la strada di un leggero overbooking nelle prenotazioni delle vaccinazioni, che consiste nella chiamata di più soggetti rispetto alle dosi somministrabili nell’arco di una giornata.
Ci si aspetta, infatti, un aumento dell'esitazione vaccinale da parte della popolazione che potrebbe portare a un calo delle adesioni. Questa "tattica" utile per evitare lo spreco di dosi, potrebbe consentire di utilizzare tutte le dosi a disposizione anche se alcuni soggetti non si presenteranno all'appuntamento.
Così facendo, nel giro di 15 giorni, si potrebbero riuscire a recuperare le circa 200mila dosi AstraZeneca non somministrate in questi quattro giorni di blocco.

Le oltre opzioni sul tavolo del Governo  

Tra le opzioni sul tavolo del Governo che potrebbero risultare utili in questa fase della campagna vaccinale nazionale c'è anche lo slittamento in coda alle liste vaccinali di chi rinuncia alla prima chiamata, sia nel caso in cui il soggetto non si presenti ad un appuntamento, sia nel caso non venga fatta domanda prima della scadenza prevista per la propria categoria.
Tra le altri soluzioni allo studio, c'è la possibilità di un aumento del numero di vaccinatori. Il Governo e il commissario straordinario all’emergenza, Paolo Francesco Figliuolo sono al lavoro per poter somministrare i vaccini anche attraverso le farmacie territoriali. Inoltre, per velocizzare le vaccinazioni potrebbero essere anche estesi i turni di medici e infermieri, che potranno essere chiamati a vaccinare fuori dall’orario di lavoro, in cambio di un contributo economico.

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