"Richiamare un lotto può succedere, è normale. Fermare la vaccinazione con tutti gli altri lotti no”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky TG24 Giorgio Gilestro, professore associato di neurobiologia all'Imperial College di Londra, commentando la decisione di diversi Paesi europei, Italia inclusa, di sospendere in via precauzionale l'utilizzo del vaccino anti-Covid messo a punto da AstraZeneca, in attesa che sulla questione si pronunci l’Ema
“Il vaccino anti-Covid AstraZeneca per quello che sappiamo è sicurissimo, è sicuro tanto quanto gli altri. Credo sia legittimo fermare la vaccinazione con un determinato lotto, dipende dai casi e dai dati. Richiamare un lotto può succedere, è normale. Fermare la vaccinazione con tutti gli altri lotti no”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky TG24 Giorgio Gilestro, professore associato di neurobiologia all'Imperial College di Londra, commentando la decisione di diversi Paesi europei, Italia inclusa, di sospendere in via precauzionale l'utilizzo del vaccino anti-Covid messo a punto da AstraZeneca, in attesa che sulla questione si pronunci l’Ema.
In Inghilterra “morti legate a trombosi con il vaccino non ce ne sono state, ci sono stati una dozzina di casi con AstraZeneca, qualcuno in più con Pfizer, ma sono numeri che ci si aspetta di vedere su un gruppo di 11 milioni di persone. Nessuno di questi è stato mortale”, ha precisato Gilestro.
AstraZeneca, Gilestro: "Non c’è nessun motivo per pensare che possa avere problemi"
Nel corso del suo intervento, il professore associato di neurobiologia all'Imperial College di Londra ha rassicurato più volte sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca.
“I dati che questo vaccino in genere sia sicuro sono ormai schiaccianti. Il Regno Unito ha vaccinato più di dieci milioni di persone senza nessun problema apparente. Che ci sia un problema con un lotto può capitare. La sensazione è che la cosa sia sfuggita un po’ di mano e che alcune precauzioni rispetto a un lotto siano poi scalate in questo modo irrazionale", ha dichiarato Gilestro. "C’è un sistema di farmacovigilanza che è rispettato in qualsiasi Paese, i dati del Regno Unito sono pubblici. Non c’è nessun motivo per pensare che AstraZeneca possa avere problemi”, ha poi rincarato il professore associato di neurobiologia all'Imperial College di Londra.