Celiachia, oltre 225.400 casi in Italia: 11.000 diagnosi nel 2019

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Sono solo alcuni dei numeri riportati nella Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia 2019, redatta dal ministero della Salute. Analizzando l’andamento delle diagnosi nell’ultimo triennio (2017, 2018 e 2019), emerge che nella Penisola la media annuale che si registra delle nuove diagnosi è intorno alle 9mila

In Italia nel 2019 il numero di celiachi ha raggiunto quota 225.418 soggetti, con oltre 11mila diagnosi effettuate nell'anno. Sono solo alcuni dei numeri riportati nella Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia 2019, redatta dal ministero della Salute. Analizzando l’andamento delle diagnosi nell’ultimo triennio (2017, 2018 e 2019), emerge, in particolare che nella Penisola la media annuale che si registra delle nuove diagnosi è intorno alle 9mila. Nella prefazione del report, il ministro della Salute Roberto Speranza, sottolinea come il "Ministero della Salute, nell'ambito delle sue attività di prevenzione, promozione e assistenza sanitaria, sia impegnato da anni sul tema" con attività che riguardano "il percorso diagnostico e di follow-up, il sostegno alla dieta post diagnosi, la somministrazione dei pasti senza glutine nelle mense e la formazione degli operatori del settore alimentare".

Ne soffrono prevalentemente le donne: 70%

Dalla relazione emerge, inoltre, che in Italia dei 225.418 celiaci totali il 70% risulta appartenere alla popolazione femminile mentre il restante 30% a quella maschile. La Regione che conta più celiaci è la Lombardia, con oltre 40.317 casi, seguita da Campania (22.320) e Lazio (22.157), mentre la Regione italiana dove si registrano più celiaci rispetto alla popolazione è la Provincia autonoma di Trento (0,47%), seguita, a pari merito, da Valle D’Aosta e Toscana (0,46%).

Celiachia: colpisce l'1% della popolazione

La celiachia è patologia autoimmune, con base genetica, che colpisce prevalentemente la popolazione femminile e si scatena quando il sistema immunitario, deputato a difendere l’organismo da batteri, virus e altri nemici, per errore comincia ad aggredire sia il glutine sia la transglutaminasi tissutale presente nelle cellule dell’organismo.
Colpisce circa l'1% della popolazione e i soggetti che ne soffrono sono costretti a escludere il glutine dalla loro dieta. "Il Servizio Sanitario Nazionale, nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, garantisce mensilmente al celiaco un sostegno per l'acquisto degli alimenti senza glutine", ricorda il ministro Speranza, sottolineando che per favorire la corretta alimentazione anche fuori casa, "ogni anno il Ministero della salute ripartisce tra le Regioni dei fondi che hanno l'obiettivo di garantire la somministrazione dei pasti senza glutine nelle mense e favorire le attività formative destinate agli Operatori del Settore Alimentare".

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