Potrebbe succedere grazie a nanoparticelle di gliadina, una proteina del glutine, che permetterebbero di “riprogrammare” il sistema immunitario. La tesi arriva dai ricercatori dell’università di Helsinki, dopo alcun test effettuati sui topi
La celiachia colpisce nel mondo un numero di persone comprese tra lo 0,3 e il 2,4% della popolazione globale, circa un milione di persone solo in Italia e il 2% dei cittadini in Finlandia. Proprio dagli scienziati dell’università di Helsinki è stato proposto uno studio, al momento condotto però solo sui topi, che punterebbe a ripristinare, nei celiaci la tolleranza al glutine. Protagoniste nano-particelle di gliadina, una proteina del glutine.
Un possibile punto di svolta
La malattia celiaca (o più comunemente celiachia), è un’infiammazione cronica dell'intestino tenue, scatenata dall'ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Quest’ultimo, vero nemico dei celiaci, è descritto come la frazione proteica alcool-solubile di alcuni cereali, quali frumento, orzo e segale. E secondo i medici la dieta priva di glutine è l’unica terapia disponibile per chi soffre di celiachia e va seguita con estremo rigore per tutta la vita. Ma la celiachia, con questa nuova scoperta, potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta e curata ripristinando una tolleranza innata proprio alla gliadina. E’ questa la proposta che arriva dai ricercatori finlandesi, in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Gastroenterology”.
Cos’è la gliadina
Nel loro studio, gli esperti sono riusciti a sviluppare e a testare nano-particelle contenenti gliadina, al fine di modificare con sempre maggiore precisione i delicati equilibri del sistema immunitario legati proprio alla celiachia. Ma cos’è la gliadina? Si tratta di una proteina componente del glutine, contenuta in particolar modo nelle farine di frumento, orzo, segale, farro e in molti altri cereali del genere detto “tritico”, appartenente cioè alla famiglia delle graminacee. La gliadina, insieme alla glutenina, rappresenta una delle due componenti principali del glutine, è solubile in alcool 60%, ha principalmente proteine monomeriche e prevede quattro principali tipi ai quali il corpo umano è intollerante nella celiachia.
I dettagli dello studio
Proprio sulla perdita di tolleranza alla gliadina si è basato lo studio dei ricercatori finlandesi, guidati dal dottor Tobias Freitag, i quali hanno spiegato che questa è causata da una mancata regolazione dei linfociti T (come spiega il portale di Humanitas, cellule del sangue appartenenti ai globuli bianchi) specifici della gliadina all'interno del sistema immunitario e che determinano la distruzione della mucosa intestinale. L'unico trattamento disponibile ora per la celiachia, come detto, è la dieta senza glutine, da seguire vita natural durante. Ma se iniettate nel sangue dei topi, queste nano-particelle di gliadina possono indurre una riduzione dei marcatori di attivazione delle cellule T specifiche di questa proteina del glutine. In sostanza, grazie ad esse, si potrebbe “riprogrammare” il sistema immunitario nei pazienti celiaci e istruire i linfociti T a tollerare nuovamente il glutine.