Von der Leyen: "Questo mese proposta per i pass verdi Covid"

Salute e Benessere

Obiettivo "certificare che le persone siano state vaccinate, i risultati dei test di quanti non si sono potuti immunizzare e le informazioni sulla ripresa dal Covid". Lo ha scritto, su Twitter, la presidente della Commissione europea, specificando anche che verranno rispettate "la protezione dei dati, la sicurezza e la privacy".

"Questo mese presenteremo una proposta legislativa per il pass verde digitale. L'obiettivo è certificare che le persone siano state vaccinate, i risultati dei test di quanti non si sono potuti immunizzare e le informazioni sulla ripresa dal Covid. Verrà rispettata la protezione dei dati, la sicurezza e la privacy". Con queste parole, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha parlato su Twitter, della possibilità legata ai cosiddetti "Digital Green Pass".

La consegna dei vaccini 

Intanto, sempre secondo von der Leyen, l'Europa ha il dovere di allestire le proprie strutture mediche con l’obiettivo di gestire "un'era delle pandemie", anche quando il Covid-19 sarà stato sconfitto. Lo ha detto in un’intervista concessa al “Financial Times”, ammettendo anche che la stessa Ue sta vivendo uno dei momenti più difficili per quanto riguarda la consegna dei vaccini contro il coronavirus.

Von der Leyen: “Un’era delle pandemie”

Secondo von der Leyen, l'Unione Europea non si può permettere soste e ha la necessità di possedere un piano per una risposta rapida alle minacce sanitarie che coinvolgono il continente. "L'Europa è determinata a rafforzare la propria capacità di produrre vaccini. Stiamo entrando in un'era delle pandemie. Se si guarda a quanto è accaduto negli ultimi anni, con l'Hiv, Ebola, Mers e Sars, quelle erano epidemie che potevano essere contenute, ma non possiamo pensare che sia tutto finito una volta superato il Covid-19. Il rischio resta", ha sottolineato.

Un piano per la biodifesa

Tra le proposte per un piano contro le minacce sanitarie, La presidente ha ricordato anche che lo scorso mese ha presentato un piano per la biodifesa, chiamato “Hera Incubator”, progetto che unirà ricercatori, aziende biotech, produttori e autorità pubbliche con l’obiettivo di monitorare emergenze sanitarie e lavorare anche in tempi quanto più brevi possibili sui vaccini. Il modello prende ispirazione dagli Usa e, in particolare, è quello del Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda) americano: "Questo dà loro un grande vantaggio, è un'infrastruttura che l'Europa non ha. Questa sarà l'Hera Incubator".

Da Pfizer ad AstraZeneca

Nonostante le difficoltà europee di questi mesi per la consegna dei vaccini, von der Leyen ha detto ancora che un secondo contratto con Pfizer/BioNTech sarà attivo, insieme all'arrivo del vaccino della Johnson&Johnson, che potrebbe essere approvato a marzo, proprio in Europa. Infine, in relazione ai problemi riscontrati dall’Ue con le consegne del vaccino sviluppato e prodotto da AstraZeneca, la presidente della Commissione Europea ha ribadito con fermezza: "E' bene che consegnino anche dal resto del mondo, ma devono onorare il loro contratto e noi vogliamo la parte che ci spetta", ha detto nel corso dell’intervista.

 

Covid, Gb: su passaporto vaccinale ci coordineremo con Ue

 

Quanto all'ipotesi di un passaporto vaccinale destinato a facilitare certe attività per chi sia già immunizzato dal Covid-19, un portavoce di Downing Street ha precisato ai giornalisti che al momento resta sul tavolo del governo britannico di Boris Johnson solo come una possibilità da valutare e sarà oggetto di discussioni coordinate con l'Ue prima di qualunque decisione.
"Stiamo approfondendo la questione", ha ribadito il portavoce. "Il ministero dei Trasporti avvierà conversazioni con gli altri Paesi" e in particolare con Bruxelles sull'idea di "un green pass digitale", poiché "è ovvio che vogliamo parlare con l'Ue e altri Paesi sul modo in cui essi pensano di attuare una politica analoga".

Il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli escono da palazzo Chigi al temine di una riunione con il premier Mario Draghi e alcuni ministri, Roma, 1 marzo 2021.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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