Il risultato si deve a un team di ricercatori dell'Università americana di Stanford, che studiando i neuroni dei roditori coinvolti nell'empatia ha individuato diverse regioni che rappresentano bersagli nervosi legati alla trasmissione sociale della sensazione di paura o dolore
Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell'Università americana di Stanford è riuscito a localizzare nel cervello dei topi il meccanismo che rende "contagiosa" la paura. Nello specifico, studiando i neuroni coinvolti nell'empatia, la capacità di condividere i sentimenti o l'umore degli altri, i ricercatori, sotto la guida di Robert Malenka, hanno individuato nel cervello dei roditori diverse regioni che rappresentano bersagli nervosi legati alla trasmissione sociale della sensazione di paura o dolore. I risultati, descritti nel dettaglio su Science, forniscono preziose informazioni che aiuteranno a comprendere il funzionamento dei circuiti cerebrali dell’empatia. Secondo gli autori, il loro studio potrebbe anche contribuire "allo sviluppo di farmaci psichiatrici per aumentare l'empatia nelle persone che ne sono prive".
Lo studio sui topi
Per compiere lo studio, ripreso anche dalla rivista specializzata Nature, i ricercatori coordinati da Robert Malenka hanno indotto in un gruppo di topi diverse emozioni, tramite l'utilizzo di scosse elettriche, iniezioni chimiche e morfina, per poi studiare la reazioni dei roditori nelle vicinanze.
Dall'analisi è emerso che in tutti i topi osservati era attiva la cosiddetta corteccia cingolata anteriore (ACC), la regione della corteccia situata al di sopra del corpo calloso. Si tratta, come precisato dai ricercatori, di "una sorta di sistema di allarme silenzioso, in cui vengono elaborate a livello inconscio le situazioni di pericolo con le quali ogni individuo si confronta nel corso della propria esistenza".
Schemi cerebrali che variavano in base all'emozione
Tuttavia, oltre all'attivazione dell'ACC, il team di ricerca ha osservato altri schemi cerebrali che variavano in base all'emozione a cui erano stati testimoni gli osservatori. In particolare, l'analisi ha rivelato che “la trasmissione sociale del dolore e del sollievo dal dolore nei topi è mediata da strutture neurali che si proiettano dalla corteccia cingolata anteriore a diverse regioni cerebrali, come il nucleus accumbens e l’amigdala”. La prima è una regione legata ai processi cognitivi della motivazione e della ricompensa, di fondamentale importanza nell’elaborazione delle sensazioni di piacere e paura. L'amigdala, invece, tra le zone più primitive del cervello, riveste il ruolo di mediatore centrale delle emozioni.