Covid-19, Battiston: "Indice Rt nazionale sopra 1. Saliti casi in molte Regioni"
Salute e BenessereSecondo i calcoli del professore di Fisica Sperimentale dell'Università di Trento, rispetto a Natale l'indice Rt è salito da 0,89 a 1,01. La crescita "corrisponde agli effetti di quanto è avvenuto nella settimana precedente", ha precisato Battiston
Secondo le stime di Roberto Battiston, professore di Fisica Sperimentale presso l'Università di Trento, negli ultimi giorni l'indice Rt di contagiosità del virus responsabile della pandemia di Covid-19 ha superato a livello nazionale il valore di 1. In particolare, in base ai calcoli effettuati da Battiston tenendo conto dei dati della Protezione Civile, rispetto a Natale l'indice Rt è salito da 0,89 a 1,01. "Più che il valore assoluto, è interessante la tendenza nel tempo dell'indice Rt e questa indica che, rispetto a Natale l'Rt è salito di un decimo di punto, passando da 0,89 a 1,01", ha precisato Battiston.
L'importanza delle misure contenitive
La crescita dell'indice Rt registrata da Natale a oggi "corrisponde agli effetti di quanto è avvenuto nella settimana precedente", ha osservato il professore di Fisica Sperimentale, facendo riferimento alle aperture e allo shopping natalizio. "Oggi, invece, cominciamo a vedere i primi effetti del lockdown. Non sono effetti drastici, ma di contenimento, e se le restrizioni proseguiranno ancora per una settimana, l'effetto sarà più visibile". Secondo Battiston, dunque, i dati emersi dai suoi calcoli, il cui metodo corrisponde a quello utilizzato dalla Fondazione Bruno Kessler per calcolare i valori di Rt per l’Istituto Superiore della Sanità, sono "la conferma che l'andamento dell'indice Rt in Italia è legato all'andamento delle misure contenitive". Correlazione che sembra essere ancora più forte rispetto ad altri fattori, quali l'influenza stagionale o la circolazione delle varianti del virus.
Battiston: "In molte regioni saliti indice Rt e casi"
Secondo i calcoli di Battiston, "attualmente in molte regioni l'indice Rt è salito e c'è contemporaneamente un alto numero di infetti attivi: in queste condizioni le misure di contenimento sono fondamentali per evitare che si inneschi un processo potenzialmente esponenziale". L'esperienza del passato, ha precisato, "insegna che più ci si allontana dalle condizioni critiche e meglio è". In particolare, i dati mostrano che l'istituzione delle zone gialle ha un'efficacia modesta, mentre ha sicuramente dato risultati positivi aver reso obbligatorie le mascherine e il blocco della movida con il DPCM del 12 ottobre 2020. Inoltre, secondo il professore di Fisica Sperimentale l'attivazione della didattica a distanza risulta utile in funzione delle condizioni al contorno, spesso diverse da Regione a Regione, che riguardano l'organizzazione dei trasporti, il tracciamento con i tamponi nelle classi con casi positivi, la disponibilità tempestiva dei dati epidemiologici delle scuole, i controlli medici sistematici di personale e studenti. Quanto ai valori dell'indice Rt, le situazioni nelle Regioni sono molto diversificate tra loro. Il Piemonte, per esempio, ha un quadro più gestibile perché il numero dei casi positivi è sceso da 80.000 da 20.000 e l'indice Rt è ancora in discesa sotto 0.5. È gestibile anche la situazione in Toscana dove, sebbene con il passaggio da zona arancione a gialla l'Rt sia risalito da 0,3 a 1, i casi di infetti attivi sono diminuiti da 45.000 a 10.000.
Battiston: "Con Rt superiore a 1 situazione inizia ad essere preoccupante"
Secondo Battiston, in vista dell'assegnazione delle zone "è importante spostare verso il basso i limiti in Rt che definiscono le varie zone (attualmente sopra 1.5 per la zona rossa, sopra 1.25 per la zona arancione e sotto 1.25 per zona gialla), adottando valori che più bassi, come proposto in queste ore dal ministero della Sanità". "Quando Rt è superiore a 1 la situazione inizia ad essere preoccupante ed occorre intervenire con misure restrittive", ha spiegato.
Analizzando la tendenza nel tempo dell'indice Rt è, infatti, evidente che le misure restrittive adottate nel mese di ottobre hanno causato una discesa dell'indice Rt su tutto il territorio nazionale. Mentre, l'uscita dalla zona rossa di alcune Regioni dopo la prima settimana di dicembre ha provocato un rialzo dell'indice Rt in tutte le Regioni.