Covid-19, Spagna: stabiliti 15 gruppi per priorità vaccinazione

Salute e Benessere

Il ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa, ha già annunciato quali saranno i gruppi di popolazione che avranno la priorità appena saranno disponibili le prime dosi di vaccino, e le varie fasi in cui sarà suddivisa la strategia di vaccinazione del Paese

Mentre in Italia si è al lavoro per delineare il piano per la vaccinazione dal Covid-19, atteso a inizio dicembre, in Spagna, il ministro della Salute, Salvador Illa, ha già annunciato quali saranno i gruppi di popolazione che avranno la priorità appena saranno disponibili le prime dosi di vaccino, e le varie fasi in cui sarà suddivisa la strategia di vaccinazione del Paese. 

Nello specifico, le autorità sanitarie spagnole hanno diviso la popolazione (47 milioni di abitanti) in 15 gruppi, in base ai livelli di rischio, per stabilire come scaglionare la somministrazione dei vaccini contro il coronavirus (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA).

La strategia di vaccinazione contro il Covid-19 in Spagna 

 

Il piano spagnolo per la vaccinazione dal Covid comprenderà tre diversi fasi: le prime due tra gennaio e giugno e la terza durante l'estate. 

I gruppi a cui verranno somministrate le dosi con priorità sono stati delineati in base al livello di rischio delle persone e all’impatto socioeconomico e della possibilità di

trasmissione. Nella prima fase saranno vaccinate  circa 2,5 milioni di persone. Saranno somministrate dosi di vaccino alla popolazione più a rischio, ovvero ai residenti e al personale sanitario e socio-sanitario di residenze per anziani e con disabilità, oltre a tutto il personale sanitario nazionale.

 

I 15 gruppi 

 

I gruppi di popolazione che riceveranno il vaccino nella seconda e terza fase del piano spagnolo, come spiegato dal ministro della Salute spagnolo, verranno concordati progressivamente man mano che arriveranno le dosi, aumenterà la loro disponibilità, e aumenteranno le informazioni sulle caratteristiche finali dei vaccini e sull'immunità. "Man mano che riceviamo informazioni sulla disponibilità di vaccini, i gruppi verranno assegnati durante la fase due e tre", ha precisato Illa. Gli altri gruppi comprendono le persone in condizioni di rischio alto ma anche medio o basso, coloro che vivono o lavorano in comunità o ambienti chiusi, le popolazioni vulnerabili a causa della loro situazione economica, i soggetti con lavori essenziali, l'intera popolazione docente e l'intera popolazione di bambini, adolescenti e giovani oltre i 16 anni di età. Rientrano nei 15 gruppi anche l'intera popolazione adulta, che si trova in aree suscettibili di recidività o in situazioni di possibili focolai, le donne in dolce attesa, le madri che forniscono allattamento naturale e la popolazione risultata positiva ai test sierologici del Covid.

Il ministro ha sottolineato che la strategia messa a punto consentirà di vaccinare la popolazione in modo efficace, con criteri di equità e la flessibilità necessaria per adattarsi alle diverse fasi. “Ci saranno vaccini per tutti i cittadini e anche per essere solidali con altri Paesi”, ha dichiarato il ministro della Salute.

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