
Covid, Iss: Rt Italia scende a 1,08. Gli esperti: "Evitare contatti non necessari"
L'indice di contagio è sceso a 1.08 nella settimana 16-22 novembre, con 10 regioni che hanno già un indice inferiore a 1. È quanto si legge nel monitoraggio. L'epidemia è in chiaro rallentamento, ma l'incidenza è ancora elevata e "si conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone", spiegano gli esperti. Sono 10 le Regioni ancora a rischio alto

L'indice di contagio Rt in Italia è sceso a 1.08 nella settimana 16-22 novembre, contro l'1.18 della settimana precedente, con 10 regioni che hanno già un indice inferiore a 1. È quanto si legge nel report di monitoraggio ministero della Salute-Iss
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L'epidemia in Italia "seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente e questo è un segnale di impatto importante delle misure di mitigazione introdotte”, si legge ancora nel documento
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Malgrado il rallentamento dell'epidemia, 12 Regioni hanno l'Rt sopra a 1: Lombardia e Toscana con 1.24, seguono il Veneto con 1.23, la Basilicata con 1.22, il Friuli Venezia Giulia con 1.17, il Molise con 1.12, l'Abruzzo e l'Emilia Romagna con 1.11, la Puglia con 1.06, la Sicilia 1.05, la provincia autonoma di Bolzano con 1.03, e la Valle d'Aosta con 1.01
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Seguono poi Marche a 0.97 Lazio 0.96, Calabria e Campania 0.94, Piemonte e provincia autonoma di Trento a 0.9 e Umbria 0.86

Le due regioni con Rt più basso sono Liguria con 0.77 e Sardegna con 0.72

Data la trasmissibilità e la probabilità elevata di un imminente passaggio alla classificazione di rischio alto, sottolinea il report, "si raccomanda alle autorità sanitarie delle 7 Regioni/PA con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese di valutare la opportunità di adottare, anche a livello sub-regionale, ulteriori misure di mitigazione previste per il proprio livello di rischio"
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Per gli esperti "si conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie, e rimanere a casa il più possibile"
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"Questo andamento non deve portare ad un rilassamento prematuro delle misure o ad un abbassamento dell'attenzione nei comportamenti. È "necessario - si legge nel documento - mantenere e/o rafforzare le misure di mitigazione in base al livello di rischio identificato"

Questa settimana, inoltre, si osserva per la prima volta in varie settimane una diminuzione nell'incidenza dei casi Covid a livello nazionale negli ultimi 14 giorni: 706.27 per 100,000 abitanti nel periodo 9/11/2020-22/11/2020 contro 732,6 per 100,000 abitanti nel periodo 2/11/2020-15/11/2020), sebbene questa rimanga "a livelli molto alti". Si sottolinea però che "in diverse Regioni, tuttavia, si continua a segnalare una incidenza in aumento"
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Inoltre, in 17 regioni risulta superata la soglia critica di occupazione posti letto, in area medica o in terapia intensiva. "Nel caso si mantenga l'attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni/PA hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese"

Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è salito da 3.612 (17/11) a 3.816 (24/11/2020); mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 33.074 (17/11) a 34.577