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Covid, Battiston: “La curva dei contagi non è più esponenziale”

Salute e Benessere
©Ansa

I calcoli del fisico Roberto Battiston dell'Università di Trento portano a una rappresentazione differente della curva del contagio da coronavirus in Italia, che secondo l’esperto ha raggiunto un andamento molto più lineare. "Per la prima volta da settembre osserviamo un andamento giornaliero dei nuovi casi positivi molto simile tra le due ultime settimane" spiega

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A livello italiano la curva del Covid non mostra più un andamento esponenziale, ma piuttosto lineare. L'aumento del totale di nuovi infetti accumulato nella scorsa settimana (+ 10%) è minore rispetto a quello della settimana precedente (+27%); il numero totale di infetti attivi (-8%) è cresciuto meno della settimana precedente (+19%); il numero di nuove ospedalizzazioni (+4537) è minore di quello della settimana precedente (+6137) e di quella ancora prima (+5520). Così si dovrebbe rappresentare la curva della pandemia da Covid-19 secondo quanto emerge dai calcoli fatti dal fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento. "Per la prima volta da settembre osserviamo un andamento giornaliero dei nuovi casi positivi molto simile tra le due ultime settimane" dichiara Battiston all'Ansa.

Ritmo di crescita del virus attenuato

Secondo Battiston dell’Università di Trento, “da circa tre settimane il ritmo di crescita osservato si è progressivamente attenuato”. Resta però necessario capire se “la possibile presenza di effetti di saturazione nei dati, come evidenziato da più parti”. “In questi giorni – prosegue - ci si aspetta anche l'effetto dei decreti in atto dallo scorso 6 settembre". È però ancora troppo presto, stando ai calcoli dell'esperto, riuscire a fare una previsione su come si presenterà la curva dell'andamento del coronavirus in Italia per Natale.

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Prematuro fare valutazioni sul Natale

Roberto Battiston afferma che "i numeri quotidiani e settimanali sono ancora molto alti e mettono sotto fortissima pressione il sistema sanitario nazionale”. “La situazione delle singole regioni è molto diversificata – spiega poi all’Ansa - per cui se ci si può aspettare un miglioramento nella media nazionale a partire tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre, è davvero troppo presto per fare valutazioni sulla situazione a Natale". I lockdown in atto dovrebbero portare a un miglioramento della situazione ma, conclude, "è necessario aspettare ancora qualche giorno prima di fare altre valutazioni. L' Italia si trova nella situazione di gran parte dei Paesi europei".