Canada, raro ceppo di influenza suina trovato in un essere umano

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Si tratta del primo caso nazionale, il 27esimo al mondo dal 2005. Il virus (H1N2) sembra essere isolato "e non vi è alcun rischio" per i cittadini, hanno riferito i funzionari sanitari locali, che hanno confermato come questo raro ceppo non rappresenti una malattia legata al cibo e, per questo motivo, non sia trasmissibile agli esseri umani attraverso la carne di maiale o altri prodotti suini

Le autorità sanitarie canadesi hanno segnalato il primo caso nazionale di un essere umano infettato dal virus H1N2, un rarissimo ceppo di influenza suina, un'infezione virale acuta delle vie respiratorie dei maiali causata da virus influenzali di tipo A. Il caso, rilevato nella provincia occidentale dell'Alberta a metà ottobre, è il 27esimo al mondo a partire dal 2005, come confermato anche dalla dottoressa Deena Hinshaw, Chief Medical Officer of Health dell'Alberta, che ha illustrato la situazione in una conferenza stampa.

Nessun rischio per i cittadini

Il virus sembra essere isolato "e non vi è alcun rischio" per i cittadini, hanno riferito proprio i funzionari sanitari locali. "Questo è l'unico caso di influenza riportato in Alberta finora in questa stagione influenzale", hanno spiegato gli esperti. Il paziente, che ha manifestato lievi sintomi simili all'influenza, "è stato testato e poi si è rapidamente ripreso. Non ci sono prove in questo momento che il virus si sia diffuso ulteriormente", hanno confermato i medici canadesi. Gli esperti, adesso, sono al lavoro per cercare di ricostruire la provenienza del virus, oltre che per accertare effettivamente che lo stesso non si sia diffuso in altri soggetti. Dal 2005, come riporta anche un articolo del portale canadese Cbc, sono stati segnalati solo 27 casi in tutto il mondo di persone infettate dall'H1N2, differente dal comune virus dell'influenza suina, il cui nome scientifico è H1N1. Le autorità locali hanno tenuto a specificare che il ceppo H1N2 non rappresenta una malattia legata al cibo e, per questo motivo, non è trasmissibile agli esseri umani attraverso la carne di maiale o altri prodotti suini. Si tratta di “un raro tipo di influenza negli esseri umani, tipicamente acquisito dall'esposizione a suini infetti e non si diffonde facilmente da uomo a uomo", hanno poi specificato le autorità sanitarie locali.

Una varietà non stagionale

Il paziente in questione, spiega ancora la Cbc canadese, si era recato presso un pronto soccorso dell’Alberta con sintomi simili all'influenza. "Stiamo prendendo il caso sul serio, poiché qualsiasi infezione umana legata ad un virus influenzale non stagionale deve essere seguita secondo i nostri protocolli", ha detto Hinshaw. "Come parte del nostro tipico percorso, ogni volta che riscontriamo un soggetto positivo all'influenza, specialmente all'inizio della stagione, parte del processo sanitario consiste nel comprendere di che tipo sia e l’esito di questo caso ha fatto capire che si trattava di una varietà non stagionale". Il paziente, ha detto l’esperta, sta seguendo la raccomandazione di rimanere dentro casa per 10 giorni, ha specificato ancora Hinshaw.

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