Covid-19, i sintomi che potrebbero restare nel corpo di chi si ammala

Salute e Benessere

Uno studio francese ha monitorato pazienti con una forma lieve di coronavirus. È emerso che due terzi dei 150 soggetti seguiti ha continuato a presentare alcuni sintomi della malattia per uno o due mesi

Si chiama sindrome “Post Covid” o “Long Covid” e si tratterebbe della scia di problemi di salute che i contagiati dal coronavirus si portano dietro per diverse settimane. Anche se l'hanno contratto in forma lieve. Descrivere l'evoluzione clinica dei positivi “non critici” al Covid-19 era l'obiettivo di un recente studio francese che ha seguito 150 pazienti per due mesi. La ricerca, a cura del Tours University Hospital, è stata pubblicata lunedì 5 ottobre sulla rivista scientifica Clinical Microbiology and Infection (Cmi).

Problemi per due terzi dei soggetti studiati

I due mesi di follow-up clinico descrittivo ha riguardato 150 pazienti che hanno contratto una forma non critica di coronavirus, seguiti dal 17 marzo al 3 giugno 2020 dopo essere guariti. Al giorno 30, oppure 60, dello studio i sintomi persistenti erano almeno uno di questi:perdita di peso, dispnea, respirazione difficoltosa, grave, astenia, dolore toracico, palpitazioni, perdita del senso di olfatto e gusto, mal di testa, segni cutanei, artralgia, mialgia, disturbi digestivi e infine presenza di febbre. Questo è capitato a due terzi degli adulti monitorati, con maggior frequenza in quelli di età compresa tra i 40 e i 60 anni. La conclusione che traggono i ricercatori è che quindi, qualunque sia lo stato clinico iniziale dei pazienti Covid, per tutti è necessario un follow-up medico prolungato una volta che sembrano aver superato il virus perché può accadere che si ripresentino delle problematiche anche se lo hanno contratto in una forma più livere.

 

I numeri nel dettaglio

È stato rilevato che dopo trenta giorni il 68% dei pazienti presentava almeno un sintomo, mentre il 66% dopo sessanta. Principalmente si trattava di perdita di gusto e olfatto. La difficoltà a respirare veniva avvertita dal 55% dei pazienti, mentre la metà di loro al giorno 30 dello studio (e il 40% al giorno 60) ha riferito astenia, cioè perdita di forza muscolare e debolezza. Come detto dopo due mesi i sintomi persistenti erano, in maniera significativa, associati a persone positive dai 40 ai 60 anni.

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