
Vaccini antinfluenzali, intesa Stato-Regioni sulle dosi da distribuire nelle farmacie
Trovato un accordo per rivedere la quota da destinare, da parte delle Regioni, al sistema territoriale delle farmacie garantendo la possibilità di acquisto da parte dei privati. Il governo si è impegnato a reperire le dosi necessarie per coprire il fabbisogno delle categorie fragili. Da ottobre comincia la campagna per le vaccinazioni. Il ministero: non prevengono il Covid-19, ma facilitano la diagnosi ed evitano complicazioni. Ma Federfarma avverte: "Manca oltre 1 milione dosi"

È stata trovata l’intesa tra Stato e Regioni sui vaccini antinfluenzali. La conferenza si è accordata per rivedere la quota delle dosi dei vaccini influenzali da destinare, da parte delle Regioni, al sistema territoriale delle farmacie
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L’obiettivo è di poter garantire l’acquisto del vaccino ai privati su tutto il territorio nazionale
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Il governo si è impegnato a reperire le dosi necessarie per coprire integralmente il fabbisogno delle Regioni per le categorie fragili
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Un accordo fondamentale per poter distribuire il vaccino antinfluenzale, che servirà anche a prevenire la probabile concomitanza di circolazione del Covid-19 e dell'influenza stagionale

Il vaccino antinfluenzale infatti non può prevenire il Covid-19, ma tra i vaccinati ne facilita l’individuazione

"La decisione di destinare alla distribuzione in farmacia solo l'1,5% dei vaccini antinfluenzali acquisiti dalle Regioni non garantisce una risposta adeguata ai bisogni della popolazione attiva. Insufficienti solo 250.000 dosi a fronte di un fabbisogno stimato tra 1,2 e 1,5 milioni di dosi", affermano però le federazioni dei farmacisti Federfarma Fofi e Assofarm commentando l'intesa

"Decliniamo - aggiungono - qualsiasi responsabilità per eventuali difficoltà che potrebbero avere i cittadini nel rifornirsi dei vaccini"

La conferenza Stato-Regioni è stata presieduta dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia (nella foto), in collegamento con il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini

Presenti alla discussione anche i presidenti delle Regioni e la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa

Il vaccino antinfluenzale negli ultimi anni è in costante crescita per diffusione

Nell’ultima stagione, secondo i dati del ministero della Salute, la copertura generale si è attestata al 16,8% e al 54,6% tra gli anziani

Organizzazione Mondiale della Sanità e Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale indicano tuttavia il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio

L’indicazione per quest’anno è che soprattutto le persone anziane e quelle ad alto rischio di tutte le età si vaccinino per evitare una co-circolazione di virus influenzali e Covid-19

La vaccinazione antinfluenzale permette di semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti ma anche di limitare le complicanze da influenza nei soggetti a rischio riducendo gli accessi al pronto soccorso

Nella campagna 2020-2021 la vaccinazione è offerta gratuitamente agli over 60

Il vaccino è fortemente raccomandato anche agli operatori sanitari e socio-sanitari, che operano a contatto con i pazienti e gli anziani in strutture residenziali o di lunga degenza

Quest’anno il ministero ha raccomandato di anticipare le campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione in qualsiasi momento della stagione influenzale