Coronavirus, Crisanti: “Il mio piano per quadruplicare i tamponi è informale”

Salute e Benessere

“È una bozza che ho dato al Ministero della Salute affinché venga discussa” spiega il microbiologo riguardo il progetto nazionale per arrivare a 300 mila tamponi al giorno

Il microbiologo Andrea Crisanti - colui che aveva ideato lo screening di massa realizzato dalla Regione Veneto - ha messo a punto il Piano nazionale di sorveglianza, un progetto che prevede la quadruplicazione dei tamponi con una spesa iniziale di 40 milioni di euro, più un milione e mezzo al giorno per la gestione. Lo ha poi inviato al Ministero della salute e al Comitato tecnico scientifico che dovranno valutarlo. All’Ansa, l’esperto conferma l’obiettivo di voler “aumentare in modo esponenziale i test” per scovare i positivi al coronavirus, ma ammette che il suo piano per arrivare a 300 mila al giorno è ancora da perfezionare e soprattutto sarebbe dovuto restare sconosciuto all’opinione pubblica in quanto si trattava di un documento non ancora ufficiale. (LE ULTIME NOTIZIE NEL LIVEBLOG DEL 1° SETTEMBRE - I FOCOLAI REGIONE PER REGIONE)

“Il piano? Una bozza da approfondire”

 

“La proposta che ho inviato al Governo per un piano nazionale sui tamponi è una ancora informale bozza – spiega Crisanti all’Ansa - e avrei preferito fosse rimasta tale”. Però conferma anche che “l'obiettivo è aumentare in modo esponenziale i test, fino a quadruplicare il numero attuale di tamponi per affrontare con più sicurezza la riapertura delle scuole e la ripresa di tutte le attività lavorative". Quindi da 75-90 mila a 300 mila al giorno. Tutto “è nato da una discussione informale con alcuni esponenti del Governo – confida l’esperto -. Mi hanno chiesto cosa si potesse fare per contrastare maggiormente la diffusione del virus. Ho risposto che se questo era il problema avrei potuto dare il mio contributo. Ma ripeto, con un piano informale, che ho dato al Ministero perché venga discusso, approfondito. Non è detto che non sia perfettibile". 

 

Il commento di Sileri

 

Il piano nazionale di tamponi elaborato dal microbiologo Andrea Crisanti è da una settimana in mano al Cts, che lo valuterà nei prossimi giorni. "È una proposta che ci ha inviato di sua iniziativa - afferma in un'intervista a La Stampa il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri - ma sono d'accordo sulla necessità di aumentare i tamponi, anche oltre i 300 mila al giorno nel periodo dell'influenza stagionale". Nel piano "si propone poi di creare un tavolo di coordinamento nazionale gestito da Roma” aggiunge Sileri, sostenendo che in effetti “quello attivo in questo momento ha subito un frazionamento regionale che non lo ha reso sempre efficace".

Personale della società biotecnologica Bioside di San Paolo, in provincia di Brescia, che nei mesi del lockdown ha messo a punto un kit già pronto per l'analisi dei tamponi naso-faringei, al lavoro, Brescia, 26 agosro 2020. Il rapporto tra tamponi e numero di positivi in Lombardia è pari a 1,6%. Si trovano soprattutto in due province i nuovi casi: dei 269 nuovi contagiati, 102 arrivano da quella di Milano, di cui 66 a Milano città, e 73 da quella di Brescia. ANSA/FILIPPO VENEZIA

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