La parodontite potrebbe favorire il tumore del colon: un nuovo studio

Salute e Benessere

La ricerca sull’incidenza di questa malattia delle gengive sul cancro al colon ha coinvolto oltre 42mila persone tra uomini e donne

La parodontite - la malattia delle gengive che può portare alla perdita (anche precoce) dei denti - potrebbe favorire l'insorgenza del tumore del colon. Un nuovo studio sull’argomento sembra confermare questo collegamento, condotto da Mingyang Song, epidemiologo della prestigiosa Harvard T.H. Chan School of Public Health Clinical and Translational Epidemiology Unit presso il Mass General Hospital e la Harvard Medical School di Boston. La ricerca ha coinvolto 42.486 individui di entrambi i sessi, monitorati per diverse decadi fornendo periodicamente informazioni sul proprio stato di salute e la propria alimentazione, incluse informazioni su problemi dentali come gengiviti e perdita di denti.

Quanto incide la parodontite?

 

I ricercatori hanno studiato i referti delle colonscopie eseguite sul campione, documentando l'incidenza di due tipi di lesioni intestinali che sono precursori del cancro del colon: i polipi dentellati (Serrated Polyps) e gli adenomi convenzionali. Sostengono che il 75% dei tumori del colon provenga dagli adenomi convenzionali, derivanti da cellule ghiandolari che si trovano nel colon stesso, ma che dai polipi dentellati derivi invece il 25% delle malattie. La loro rimozione, infatti, riduce sostanzialmente il rischio di tumore. "Questo studio prospettico su una casistica veramente estesa - spiega Nicola Marco Sforza, presidente della Società Italiana di Implantologia e Parodontologia - segue altri recenti studi epidemiologici che mettono in evidenza una possibile correlazione tra infiammazione cronica del cavo orale tipica della parodontite, disbiosi del microbioma orale e attività carcinogenica intestinale”.

Necessarie ulteriori ricerche

 

“Come sempre, vista la delicatezza dell'argomento, è necessario essere prudenti nella valutazione dei risultati” commenta Sforza. “In questo lavoro, si dimostra di fatto un leggero incremento del rischio, da parte dei soggetti affetti da parodontite, a sviluppare forme precancerose dell'intestino, come polipi e adenomi e tale rischio diventa più significativo (20% in più) se, oltre alla parodontite, il soggetto ha perduto oltre quattro denti a causa della malattia delle gengive''. “Leggendo con attenzione il lavoro - sottolinea Sforza - si possono notare tuttavia alcuni limiti metodologici che in parte potrebbero ridimensionare l'impatto dei risultati, come ad esempio il fatto che la diagnosi di parodontite è derivata dall'impiego di un questionario compilato dal singolo paziente e non certificata da una visita parodontale o che possono essere sfuggiti all'analisi polipi di dimensioni ridotte”. “Sono auspicabili ulteriori studi clinici prospettici a lungo termine, svolti con un protocollo condiviso tra parodontologi e gastroenterologi, per definire l'impatto reale di questa correlazione" conclude.

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