Aumenta del 6,6% la spesa per i farmaci di fascia C, quelli a carico del cittadino: nel 2019 gli italiani hanno ne hanno acquistati per 5,7 miliardi di euro
Complessivamente nel 2019 gli italiani hanno speso 5,7 miliardi di euro per i farmaci di fascia C, quelli a carico del cittadino, con un aumento del 6,6%, di cui oltre la metà per medicinali acquistati con ricetta. Lo dice il rapporto OsMed presentato martedì 4 agosto dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che illustra i dati di consumo e di spesa dei medicinali in Italia dettagliati per età e genere, regioni e categorie terapeutiche. In totale, la spesa farmaceutica territoriale, pubblica e privata, è stata pari a 21,1 miliardi di euro con un incremento rispetto all'anno precedente dell'1,6%. Benzodiazepine, contraccettivi e farmaci utilizzati per la disfunzione erettile si confermano i prodotti a maggiore spesa.
Una variazione che preoccupa
Il rapporto sottolinea “un aumento importante della spesa privata, trainata da una crescita dell'acquisto privato dei farmaci di classe A (+13,5%) e di classe C con ricetta (+6,6%)". Ed è proprio questo dato ad allarmare gli esperti. “La variazione di quasi il 7% è preoccupante - ha commentato il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini - il fatto che oggi un terzo della spesa sia out of pocket fa riflettere". Per i farmaci di classe C è il paracetamolo a rappresentare il principio attivo a maggiore spesa. Passando alla spesa pubblica, la categoria terapeutica a maggiore impatto è rappresentata dai farmaci antineoplastici e immunomodulatori (6.038 milioni di euro), all'undicesimo posto per consumi (16,5 dosi/1000 abitanti al giorno). La spesa pro capite per il Sistema Sanitario Nazionale per questi medicinali è stata pari a 100,03 euro, in aumento del 6,9% rispetto al 2018.
Cresce del 2% il consumo di farmaci
Secondo le stime OsMed nel 2019 nel nostro Paese sono state consumate ogni giorno 1.604,5 dosi di medicinali ogni 1000 abitanti, con un aumento del +2% rispetto all'anno precedente. il 72% di queste sono state erogate a carico del Sistema sanitario nazionale e la restante parte direttamente dal cittadino. La spesa pro capite e i consumi crescono con l'aumentare dell'età: la popolazione con più di 64 anni assorbe oltre il 60% della spesa e circa il 70% delle dosi. "Popolazione fragile – riporta il documento - non significa solo popolazione anziana: nel corso del 2019, oltre 4,6 milioni di bambini e adolescenti hanno ricevuto almeno una prescrizione. Il picco di (66%) si registra nella fascia di età compresa tra il secondo e il terzo anno di vita” e sono (leggermente) di più i maschi rispetto alle femmine.